Il Consiglio Comunale di Borgo San Dalmazzo ha approvato, all’unanimità, la Variante Parziale numero 29 al Piano Regolatore in vigore.
“Nell’affrontare questa importante azione pianificatoria – si legge in una nota diffusa dall’Ufficio Comunicazione del Comune – è stato dato ampio spazio al confronto con i vari soggetti che hanno manifestato rilievi e necessità in materia, al fine di poter dare adeguate e concrete risposte.
Particolare attenzione è stata posta alla sostenibilità ambientale delle scelte introdotte dalla variante, si sono infatti valutate in modo oculato le istanze, privilegiando azioni di rigenerazione e completamento del tessuto urbano ed edilizio esistente, evitando la compromissione di suolo”.
“A tale proposito – riferiscono la sindaca Roberta Robbione e l’assessore Francesco Rosato – risulta di assoluto rilievo porre in evidenza il risultato complessivo della variante: mediante il recupero di capacità edificatorie da previsioni vigenti la cui attuazione avrebbe determinato la trasformazione di suolo attualmente integro, si è concessa la possibilità di sviluppare aree che risultano essere già trasformate e dotate delle necessarie urbanizzazioni. Questa scelta oculata ha fatto sì che si evitasse il consumo di suolo, con conseguenti costi ambientali pari a zero (sia diretti che indiretti)”.
Un dato quantitativo significativo è sicuramente la superficie di aree che vengono ad essere ricondotte alla funzione agricola, pari a mq. 11.700.
“L’ attenzione ambientale – prosegue il comunicato – ha caratterizzato l’agire della Amministrazione per questa variante ed è l’elemento cardine delle scelte pianificatorie per il territorio. Sono state messe in campo soluzioni urbanistiche che possono portare a dire che le azioni conseguite sicuramente determinano un saldo di consumo di nuovo suolo agricolo sostanzialmente negativo, ossia di recupero e non di consumo, in diretta contrapposizione con il trend riscontrabile in molteplici altre realtà nazionali.
Altra ferma volontà è stata quella di “sbloccare” previsioni che da decenni risultano essere parte del Piano Regolatore ma che, per differenti vicissitudini, negli anni sono rimaste ferme e non hanno trovato attuazione definendo una staticità che per alcuni casi ha avuto ricadute anche pesanti su scelte interessanti per lo sviluppo di opere pubbliche.
Infine, si segnala che alcuni interventi definiranno la possibilità di giungere concretamente a vere e proprie azioni di riqualificazione urbana in punti nevralgici dell’abitato di Borgo San Dalmazzo.
La Sindaca Robbione e l’assessore Rosato desiderano ringraziare gli uffici competenti e l’arch. Fabio Gallo per aver seguito l’iter e per aver lavorato secondo la volontà della Amministrazione”.