Si complica il ritorno di Gabriele Donalisio sulla scena politica locale. Perlomeno ad oggi. Domani vedremo.
Riepiloghiamo. L’ex uomo forte di Pagno era entrato a far parte della compagine che sosteneva il sindaco Nico Giuliano con l’intesa che questi lo nominasse rappresentante del Comune in seno all’Unione Montana del Monviso. Così nella seduta del 9 luglio, oltre che membro della Giunta, Donalisio era stato nominato anche vicepresidente dell’Unione. Il tempo di prendere possesso della nuova carica e di aver cercato di osteggiare la riconferma di Marco Margaria a presidente del Bacino Imbrifero Montano del Po in nome di un “Paesana ha già la presidenza dell’Unione, non può avere anche quella del Bim”, e qualcuno si è accorto che l’articolo 17 dello statuto recita testualmente che “la Giunta è composta dal Presidente e da cinque Assessori, eletti unitamente dal Consiglio nel proprio ambito con voto palese. Il Presidente è scelto tra i sindaci dei Comuni associati. I restanti membri della Giunta sono scelti anch’essi tra i sindaci dei Comuni associati, salva la facoltà di ciascun sindaco di delegare un componente dell’esecutivo del rispettivo Comune a far parte della Giunta dell’Unione. Tra i componenti della Giunta è indicato il vicepresidente”.
Dal 9 luglio ad oggi, dunque, Donalisio avrebbe occupato un posto nella Giunta e la vicepresidenza dell’Unione senza averne titolo, dal momento che a Pagno ricopre il semplice incarico di Consigliere.
Ora Donalisio, per legittimare il suo ruolo nell’Unione, vorrebbe entrare nella Giunta di Pagno con un rimpasto, rischiando però di provocare una crisi a meno di due mesi dal voto.
Un’ipotesi della quale il vicesindaco di Pagno Valerio Costa si è detto totalmente all’oscuro: “Non so assolutamente nulla – ci ha detto al telefono -. So che stasera avremo una riunione, ma non ne conosco l’argomento di discussione”.