Un gruppo che si firma “I volontari del gruppo cedri di piazzaEuropa” ieri pomeriggio, lunedì 22 luglio, si sono ritrovati in consiglio comunale con ognuno una benda sulla bocca e una scritta io rappresento 500 firme. Hanno pacificamente protestato per il mancato accoglimento della consegna delle firme (non previsto in quella modalità dal regolamento del Consiglio comunale). Sono alcuni dei volontari che in questi mesi si sono ritrovati in varie manifestazioni contro l’abbattimento dei cedri e che hanno scritto quanto di seguito.
In attesa di essere ascoltati dalla politica locale, affinché non si possa dire che essa ha perso la strada del rapporto con i cittadini, affidiamo ai giornali la testimonianza della nostra esperienza.
Siamo volontari del gruppo “Salviamo i Cedri di piazza Europa”, un movimento di mobilitazione dal basso, come altri, un po’ in tutta Italia, di semplici cittadini, diversi per età, cultura, professione, convinzioni, inizialmente sconosciuti gli uni agli altri, non collegati direttamente a strutture burocratiche, a parti politiche, ad associazioni ambientaliste e tuttavia grati a queste per l’indispensabile supporto ricevuto e disposti alla collaborazione a tempo per un comune obbiettivo: “La sopravvivenza degli alberi della piazza”. Con noi la società civile della città si è alzata in piedi per fare ascoltare la propria voce.
La strutturazione, l’aggregazione, l’organizzazione Work in Progress di persone di donare alla causa prezioso tempo sottratto ad impegni famigliari, professionali, personali, sociali, animati dallo stesso sentimento e convinzione, creando uno “stato nascente”, per dirla alla Francesco Alberoni, ed è stato bello, entusiasmante. Siamo consapevoli che: “l’inclusione, non l’esclusione”, “i Cedri nella Piazza, la Piazza nella città “, fanno parte di un discorso più ampio di lotta all’inquinamento, ai cambiamenti climatici, alla mobilità alternativa. Ci piacerebbe che si trovassero soluzioni, mediazioni condivise che non dessero l’impressione di essere calate dall’alto; purtuttavia, lasciamo alla politica e ai tecnici di settore le proposte e i progetti alternativi a quello ufficiale che prevede l’abbattimento di dieci cedri scegliendo come approccio al problema il metodo che ci è più congeniale: romantico, forse; artistico, creativo, naïf, nel senso di spontaneo e semplice, forse; colorato gioioso, giocoso, ma non superficiale, non ingenuo. “come granelli di lievito”, abbiamo saggiato la consapevolezza dei cittadini, della gente attivandone e innescandone l’attenzione e la curiosità ascoltando pareri favorevoli e contrari. In questo contesto si è inserita la raccolta di 5 mila firme da parte dei volontari direttamente operativi sul campo: Piazza Europa, disposti ad avvicinare passanti per sollecitare opinioni, consensi, dissensi, sempre con pacatezza, garbo, ascolto, accoglienza e, “Perché no? Sense of humour”; informazione e dialogo. Le firme raccolte sono di tutti i tipi, una cosa le accumuna: chi firmava sapeva perché la faceva, stranieri, bambini, non residenti: “Perché no? La Natura è di tutti”. Firme illeggibili: “Perché no? Visto che chi firmava era stato reso informato e consapevole”. Firme simboliche, non certificate. Pochi dissensi, espressi civilmente: “Non mi interessa”, “Non sono favorevole”
Ma cosa ci ha detto la gente fa riflettere:
“- Perché vogliono abbatterli? – – Per riqualificare la piazza- – Come Piazza Boves? -“
“- Per inserire nuove piante – – Come al Parco Parri? Come al Foro Boario? Lì il boschetto lo vede solo la Sindaca! -“
La raccolta firme è stata ed è il fiore all’occhiello dell’attività dei volontari, ma non sono mancate altre iniziative.
- Il FOTOFACE: “Mettici la faccia” del professore Giovanni Arusa: 500 foto scattate ai simpatizzanti pubblicate su Instagram, alla pagina: @alberi_di_piazza_europa_cuneo.
- Le INTALLAZIONI: posa dei nastri, striscioni, volantini, manifesti, scritte su cartelli, sugli alberi-geranio, sui cedri, sulle ringhiere, sul pavimento della piazza, “dei madonnari dei Cedri”.
- I CARTELLONI MULTILINGUE: il logo “Save the Trees” in dieci lingue: italiano, inglese francese portoghese, spagnolo, rumeno, albanese, tedesco, russo, arabo per coinvolgere anche i turisti e stranieri di passaggio.
- L’INCATENAMENTO ai tronchi durante le manifestazioni ufficiali.
- L’ADOZIONE, IL “BATTESIMO”, il BATTESIMO dei Cedri.
- La pittoresca espressione di protesta civile, in quanto pubblico del Consiglio Comunale, oggi, 22 luglio, con bavagli, magliette dedicate per il mancato accoglimento della consegna delle firme in quella sede.
- Un Gruppo di WhatsApp di 128 contatti, dove civilmente ci si confronta, si danno notizie e, ci si documenta.
Questa esperienza nel suo complesso, ha arricchito più noi che i Cedri, i quali – per chi è attento ai presagi e, ai segni, si sono dimostrati amici potenti e riconoscenti. – Tutti i materiali raccolti sono condivisibili a richiesta. Ringraziamo per l’attenzione e lo spazio concesso: per noi ha un grande valore perché, attraverso la visibilità, riceviamo il riconoscimento e legittimazione che il molto lavoro svolto giustamente merita.