Gli impegni portati avanti lo scorso anno e le sfide per il prossimo futuro: sono questi i due binari lungo cui corre il bilancio sociale 2023 della Camera di commercio di Cuneo, presentato nel primo pomeriggio di oggi (lunedì 22 luglio) con una forte partecipazione del mondo datoriale e istituzionale locale, oltre al personale dell’ente. Un documento realizzato su base volontaria dall’ente (ma anche “un esercizio sempre più necessario”, è stato detto) per raccontarsi e per dare la massima trasparenza al proprio operato, con i numeri del lavoro portato avanti per le oltre 80.000 imprese iscritte a questo ente (l’unico pubblico ma a guida privata in Italia). E anche l’unica realtà che finora ha avviato questo percorso in Piemonte e tra le poche in Italia.
Anche il secondo bilancio sociale, dopo quello del 2022, è stato voluto e coordinato dall’ex presidente Cciaa Cuneo Mauro Gola, per condividere “l’esito delle operazioni e delle scelte, in modo da stare sotto il giudizio delle istituzioni, degli stakeholder e delle imprese. La strada tracciata allora è condivisa e ha dato i suoi frutti, per il territorio che rappresentiamo e con cui dialoghiamo”.
Per Luca Crosetto (da due mesi presidente della Camera di commercio), è stato sottolineato che “le aziende al centro delle attività della Camera di commercio” e che il bilancio sociale è “un modo per raccontare le nostre attività e ciò che vogliamo fare, uno strumento di comunicazione bidirezionale che dà trasparenza all’agire amministrativo”.
Su questa linea sono stati portati avanti due progetti, uno con il Politecnico di Torino per misurare l’impatto dell’azione dell’ente e uno con l’Ipsos per una valutazione della reputazione. Trasparenza e comunicazione sono meccanismi chiave per favorire la partecipazione degli stakeholder, nella mission e nelle finalità che vogliamo portare avanti, in modo da delineare al meglio il percorso futuro di questo ente”.
Tra i modi per essere accanto alle imprese, è stato ribadito anche l’impegno su due “scommesse” per le imprese, come digitalizzazione e internazionalizzazione. La prima, nell’ambito della doppia transizione (digitale ed ecologica), ha coinvolto 847 realtà coinvolte nel percorso Impresa digitale, come pure è stato effettuato l’enorme lavoro del “cassetto digitale” per i documenti delle imprese. La seconda, con il supporto e l’accompagnamento sui mercati esteri, per una provincia che ha raggiunto gli 11 miliardi di euro nell’export, ovvero “il 50% del proprio Pil, tre volte tanto la media nazionale”, ha ricordato il segretario generale Patrizia Mellano, con un servizio come i certificati di origine (che nel 2023 sono stati oltre 20.000, quasi la metà stampati in azienda) e con progetti integrati di filiera per i mercati esteri.
