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Lunedì 25 novembre 2024

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In Provincia di Cuneo sempre meno cassa integrazione

Secondo l'analisi sulla situazione economica congiunturale di Confindustria Cuneo il ricorso alla Cig è diminuito del 70%

Cuneo

La Guida - In Provincia di Cuneo sempre meno cassa integrazione

Il ricorso alla cassa integrazione in Provincia di Cuneo è diminuito del 70%, con un trend positivo per quanto riguarda l’occupazione. Secondo le previsioni, nel prossimi trimestri cresceranno i dati dell’occupazione e della produzione nei settori dell’edilizia, della grafica-stampa e del vetro, mentre si conferma la tendenza negativa nell’automotive.
E’ quanto emerge dall’analisi della “Situazione economica congiunturale industria Piemonte e Provincia di Cuneo e previsioni III trimestre 2024” presentata questa mattina (venerdì 19 luglio) nella sala Michele Ferrero di Confindustria Cuneo.
“A livello generale continuano le tensioni geopolitiche con tutte le incertezze che inquietano il mondo produttivo, ma la situazione economica a livello nazionale è in espansione, grazie anche ad una decelerazione dell’inflazione e a importanti situazioni di crescita positiva – ha sottolineato Mariano Costamagna, presidente di Confindustria Cuneo -. Questo tradizionale momento di analisi della situazione economica della nostra provincia è importante perché guardare al passato ci serve per pensare al futuro. Quello che serve a ogni imprenditore è la stabilità, è fondamentale per guardare oltre, fare i propri investimenti, far crescere non solo la sua azienda, ma anche i suoi collaboratori e il territorio”.
Presente all’incontro anche Andrea Amalberto, alla sua prima uscita pubblica da neo presidente di Confindustria Piemonte: “Entro agosto dovremo essere pronta la piattaforma di Industria 5.0, i meccanismi attuativi sono già stati definiti, saremo nelle condizioni di caricare le varie richieste e quindi questo dovrebbe far partire gli investimenti e la produzione”.

Dati provinciali

Prospettive più tiepide nel settore del manufatturiero, dove il trimestre appena chiuso ha vissuto unasituazione di stallo. I numeri raccontano un’imprenditoria “tiepida”, in attesa di capire che cosa definirà il quadro geopolitico e quali saranno le ripercussioni sull’economia italiana di alcune variabili internazionali, come le elezioni americane, il rinnovo del Parlamento Europeo e la posizione dell’Italia nei contesti internazionali. I dati non si scostano di tanto dal trimestre precedente, né sulla produzione totale, né sui nuovi ordini, né sull’occupazione. “Veniamo da un trimestre espansivo con dati molto ottimistici, il terzo trimestre li conferma ma con un po’ più di cautela” ha sottolineato Elena Angaramo, responsabile del Centro Studi di Confindustria.
Nel Cuneese l’utilizzo della cassa integrazione (diminuita in Provincia del 70%), si concentra oggi quasi esclusivamente nei settori della metalmeccanica (passata dal 3,8% del primo trimestre al 8,6% del secondo trimestre) e della chimica (dallo 0% al 5,6%), ma i dati a livello provinciale si fermano ad un terzo della media regionale. “Le attese sull’occupazione sono alte e ci dicono che chiunque cerca un lavoro nella Provincia di Cuneo, può ottenerlo” ha sottolineato la direttrice di Confindustria Giuliana Cirio. Secondo le prospettive, nei prossimi mesi potrebbe crescere lievemente l’utilizzo della Cig nei comparti del commercio e del turismo, complice anche la diminuzione della forza di spesa dei turisti stranieri sul territorio.
Le attese sulla produzione sono in stallo (espansive solo per edilizia, grafico-stampa e vetro), meglio le aspettative sui prezzi che, più ottimistiche, farebbero pensare a una volontà di investimento maggiore da parte delle imprese. Proseguita anche in aprile la tendenza negativa del settore automotive.
Per quanto riguarda i servizi i timori maggiori sono legati ai rincari di energia e commody.

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