Si chiamava Anisa Murati ed era la secondogenita di una famiglia di origini albanesi residente a Demonte, la bambina di sette anni che nel pomeriggio di ieri, mercoledì 17 luglio, è annegata al Bioparco “Acqua Viva” di frazione Bottonasco, a Caraglio.
La piccola stava trascorrendo una giornata di giochi e divertimento con i compagni dell’Estate Ragazzi parrocchiale nella grande area verde caragliese, all’interno della quale si estendono due bacini idrici: un biolago balneabile ed un invaso per la raccolta idrica a fini irrigui. Proprio sul fondale del biolago balneabile Anisa è stata rinvenuta dai sommozzatori dopo le ricerche che hanno visto un imponente dispiegamento di mezzi e di uomini, dopo che a metà pomeriggio era scattato l’allarme per l’improvvisa scomparsa della bimba. Vigili del Fuoco, specialisti del Nucleo Saf (Speleo Alpino Fluviale), Carabinieri, sommozzatori per ore hanno battuto l’intera area del Bioparco, anche con l’ausilio di droni e di un elicottero. Poi, verso le 18, il drammatico rinvenimento del corpicino nel biolago. I sanitari hanno praticato le manovre di rianimazione, che a nulla, però, sono valse.
“La Comunità della Valle Stura – ha dichiarato il presidente dell’Unione Montana, Loris Emanuel – è stata colpita da una tragedia immane, una fatalità terribile. I Sindaci e le Istituzioni della Valle si stringono al dolore della famiglia della piccola Anisa e sono vicine agli organizzatori ed agli animatori dell’estate ragazzi e alle loro famiglie, in un abbraccio collettivo che ci possa consentire di superare un così grande ed incomprensibile dolore”.
Il Bioparco rimane chiuso con i sigilli dei Carabinieri, mentre la Procura di Cuneo ha aperto un fascicolo contro ignoti, affidato al sostituto procuratore Alberto Braghin, che coordina le indagini insieme al procuratore aggiunto Ciro Santoriello. Quasi certa l’autopsia sul corpo della bambina.