Il lavoro di gestione e pulizia dei boschi è basilare a tutela di un patrimonio naturale dalla grande valenza ambientale e paesaggistica e del suo assetto idrogeologico.
Una gestione accurata delle aree boschive, infatti, oltre a mantenere pulito il sottobosco e assicurare così il benessere delle piante, riduce i rischi di incendi, frane e alluvioni, mitigando gli effetti dei cambiamenti climatici. Un insostituibile presidio che le aziende agricole e agroforestali svolgono preservando ampi areali dall’abbandono.
Oggi, a fronte di una superficie boschiva in aumento in Piemonte e nella Granda, il nostro territorio importa dall’estero l’80% del legno necessario ad alimentare l’industria del mobile, della carta o del riscaldamento.
Ciò significa che buona parte della “risorsa bosco” è poco utilizzata, motivo per cui Coldiretti punta a sviluppare una filiera virtuosa foresta-legno.
Valorizzare la filiera del legno nazionale e cuneese significa aumentare il prelievo del legname sfruttando in maniera responsabile e sostenibile i nostri boschi con la conseguente salvaguardia del territorio, ma anche creare nuovi posti di lavoro.
L’impegno è quello di potenziare, sviluppare e sostenere in futuro filiere legate alla produzione del legno non solo come biomassa energetica ma anche per la produzione di prodotti di maggior pregio, ad esempio mobili, materiali da costruzione e prodotti artigianali di alta qualità.
L’obiettivo è, quindi, portare questa grande risorsa a profitto, nel rispetto delle funzioni protettive e di valorizzazione di biodiversità dei boschi, che sono rappresentati per circa due terzi da proprietà privata e per circa un terzo da proprietà pubblica.