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Sabato 7 settembre 2024

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Cinque persone accusate di spaccio dopo il sequestro del residence ad Alba

I carabinieri hanno eseguito un'ordinanza cautelare nei confronti di 5 indagati

Alba

La Guida - Cinque persone accusate di spaccio dopo il sequestro del residence ad Alba

Giovedì 11 luglio, i Carabinieri della Compagnia di Alba, coadiuvati da personale del Comando Provinciale di Cuneo, hanno dato esecuzione a un’ordinanza cautelare (divieto di dimora nella provincia di Cuneo) nei confronti di 5 indagati ritenuti responsabili di spaccio continuato in concorso di sostanze stupefacenti (marijuana, hashish e ketamina). Il provvedimento è arrivato con il sequestro preventivo del Residence della Stazione, gestito da un italiano ritenuto responsabile di aver dato alloggio, a titolo oneroso, a diverse decine di soggetti clandestini, omettendo la trasmissione all’autorità amministrativa competente delle previste comunicazioni sugli alloggiamenti, e di aver violato le ordinanze del Comune di Alba finalizzate alla chiusura dell’attività per motivi igienico-sanitari.

I due provvedimenti sono stati emessi dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Asti, su richiesta della locale Procura della Repubblica, che ha recepito gli elementi raccolti dalla Compagnia Carabinieri di Alba attraverso attività investigative tecniche e tradizionali, sviluppate negli scorsi mesi. L’8 febbraio scorso, infatti, i Carabinieri albesi avevano controllato l’area della Stazione Ferroviaria e, in particolare, il residence, arrestando due persone irregolari sul territorio nazionale per spaccio di sostanze stupefacenti; i successivi approfondimenti investigativi avevano consentito di raccogliere plurimi elementi a sostegno della tesi secondo cui, per circa 300 euro al mese in contanti, il gestore del residence consentisse a soggetti privi di documenti di alloggiare presso la struttura, senza comunicare la loro presenza alla Questura, le cui ulteriori segnalazioni e controlli sono confluiti nel procedimento.

All’interno della struttura sono, inoltre, state accertate gravi carenze in materia di sicurezza oltre che igienico sanitare, tanto che il Comune di Alba aveva emesso specifica ordinanza di cessazione dell’attività, da eseguirsi entro il 6 marzo, alla quale il gestore non ha mai ottemperato.

È stato, inoltre, dimostrato come alcuni degli ospiti della struttura fossero attivi nello spaccio di stupefacenti, sempre nella zona della stazione ferroviaria albese. Un vero e proprio supermarket della droga dove, soprattutto nell’arco pomeridiano e serale, la clientela aumentava notevolmente. Il GIP presso il Tribunale di Asti, su richiesta della Procura della Repubblica Astigiana, ha emesso, così, un’ordinanza cautelare del divieto di dimora nella Provincia di Cuneo, misura che “permetterebbe l’allontanamento dei soggetti dai luoghi e dal contesto in cui sono abituati ad operare”. Nel corso dell’operazione sono stati rintracciati tre dei cinque destinatari dei divieti di dimora, uno dei quali trovato in possesso di 49 grammi di hashish. Gli altri due sono tutt’ora attivamente ricercati.

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