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Giovedì 14 novembre 2024

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Referendum lavoro: ultimi giorni per firmare

Sta per concludersi la campagna promossa dalla CGIL per quatto quesiti referendari che ha superato quota 900.000 adesioni a livello nazionale

La Guida - Referendum lavoro: ultimi giorni per firmare

Sta per concludersi la campagna referendaria promossa dalla CGIL che si propone di raccogliere le firme necessarie alla presentazione di quatto quesiti referendari sul tema lavoro. L’obiettivo è di ricostruire una dimensione del lavoro che sia tutelato perché è un diritto costituzionale, sicuro, perché di lavoro si deve vivere e non morire, dignitoso, perché il lavoro dev’essere ben retribuito, stabile perché la precarietà è una perdita di libertà.

“I quattro referendum – si legge nel comunicato trasmesso dalla CIGL – servono a cancellare alcune delle leggi sbagliate approvate in questi ultimi vent’anni che hanno favorito i licenziamenti trasformando il lavoro in merce, deregolamentato il ricorso ai contratti a termine, incoraggiato il ricorso agli appalti e ai subappalti aumentando la probabilità di incidenti mortali e di infortuni gravi. Le cronache ci ricordano le tante vittime sul lavoro, il crescere del lavoro povero, la precarietà dilagante del lavoro e delle vite delle persone.

La campagna referendaria vuole spingere al cambiamento e costringere la politica a occuparsi del lavoro e della vita reale delle persone. La precarietà e il lavoro povero sono fenomeni presenti anche nella nostra provincia. Le nuove assunzioni sono in larghissima parte effettuate con contratti di lavoro precari (punte 85%). Non basta dire che serve manodopera: va riconosciuto il lavoro, nei diritti e nella retribuzione. A oggi, in provincia abbiamo raggiunto le 10.400 firme raccolte (dato nazionale oltre 900.000 firme). In questi ultimi giorni e sino al 15 luglio, coloro che sono in possesso di SPID o di carta di identità elettronica (con PIN), potranno ancora firmare on line su www.cgilcuneo.it.

Sosteniamo il lavoro, sosteniamo il diritto delle persone ad avere un presente e un futuro dignitoso. E ricordiamoci che il lavoro adeguatamente retribuito, stabile e sicuro garantisce il diritto alla salute, alla previdenza, all’istruzione e un sistema democratico e solidale in grado di tenere insieme le nostre comunità. Mettiamoci la firma! La democrazia è partecipazione”.

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