Le Aree Protette Alpi Marittime, sabato 6 e domenica 7 luglio offrono la visita guidata alla Stazione botanica alpina Bicknell-Burnat presso il rifugio Garelli (Parco naturale Marguareis) e al Giardino botanico alpino Valderia a Terme di Valdieri (Parco naturale Alpi Marittime).
A condurre alla scoperta di questi particolari musei a cielo aperto sarà il guardiaparco-botanico Ivan Pace autore del libro “Fiori delle Alpi Liguri e Marittime – Specie rare e itinerari tra Marguareis e Argentera” edito da L’Artistica.
Sabato, in Valle Pesio, ai piedi del Marguareis si passeggerà nella più ricca collezione vivente di flora piemontese d’alta quota. La stazione botanica ospita una torbiera naturale, habitat raro in Europa, che custodisce, tra le altre, “piante carnivore” come la Drosera rotundifolia e la Pinguicola vulgaris che si nutrono di piccoli insetti. Nella Bicknell-Burnat (botanici che tra ‘800 e ‘900 hanno condotto importanti studi sulla flora delle Marittime e Liguri) insieme alle specie più o meno comuni delle Alpi Liguri si trovano vere e proprie preziosità ne sono un esempio le endemiche Silene cordifolia e Potentilla valderia.
Le visite sono cadenzate nei seguenti orari: 9, 11 e 14 con partenza dal rifugio Garelli che si raggiunge da Pian delle Gorre con un’escursione su sentiero di circa 3 ore.
Più alla portata di tutti la scoperta di Valderia, a Terme di Valdieri.
Un gioiello di natura prepotentemente dominato dal verde degli abeti e dei faggi, punteggiato dei colori di oltre 500 specie di piante e attraversato da sentieri e vialetti. Un’impronta che risale all’Ottocento quando in questo luogo fresco, silenzioso e appartato fu realizzato “Il giardino degli Inglesi”, un’oasi di pace a disposizione degli ospiti del vicino stabilimento termale. Riqualificato negli anni Novanta dal Parco permette ai visitatori, un passo dopo l’altro, di “sfogliare” il vasto campionario di habitat e principali specie botaniche di quest’angolo di Alpi rappresentato da piante comuni, rare e in alcuni casi endemiche. Tra queste ultime la Viola di Valdieri (Viola valderia) che dà il nome al giardino. Il piccolo fiore fu trovato per la prima volta tra le sassose sponde del Gesso nel 1780 da Carlo Allioni, illustre botanico piemontese. Per questo è l’unico giardino botanico alpino che si può vantare di ospitare al suo interno il locus classicus di una specie, il modo in cui i botanici chiamano il punto in cui è stata trovata una pianta per la prima volta.
È una delle tante curiosità sul giardino e sulle sue specie che svelerà il guardiaparco Pace durante le visite con appuntamento alla biglietteria di Valderia (ingresso gratuito) alle ore 11 e 15.
Per informazioni: tel. 0171 978616.