Se è del 1165 il più antico documento che riporti il nome di Aisone, la storia di questo paese della valle Stura si dipana da ben più lontano. Lo documenta il saggio di Walter Cesana non nuovo a così ampie ricerche.
Le testimonianze presenti sul territorio del comune parlano di insediamenti del periodo preistorico e molti altri riferimenti indiretti consentono di ipotizzare svariate e plausibili presenze nel corso dei secoli successivi prima della fatidica data del XII secolo. L’autore si incarica di ricostruire questo lungo cammino attingendo a una miriade di informazioni provenienti da vari archivi tanto da costruire una voluminosa e dettagliata ricerca, documentato punto di partenza per ulteriori approfondimenti.
La prima parte, quattro pagine appena, fornisce già un’idea dell’ampio ventaglio di sfumature che costituiranno il cuore del lavoro successivo. Alla ricerca dell’etimologia del nome, l’autore si lascia guidare dalle suggestioni toponomastiche ad esso sottese. C’è il richiamo all’ambiente montano, forse a un arbusto selvatico. C’è anche il rimando ad antichi culti pagani in particolare all’“aisa”, cioè al Destino.
Così si apre la strada a un’ampia analisi del territorio di Aisone nel periodo preistorico fino alla dominazione romana. Di questo lungo periodo le ricerche di paleoarcheologia registrano la presenza umana nelle grotte a monte del paese dove sono stati trovati frammenti di ceramica, strumenti in selce, resti ossei umani risalenti al Neolitico. Testimoniano la presenza di gruppi umani stabilitisi nella media valle complice anche un clima favorevole, acqua e territorio adatto a pastorizia e agricoltura.
Dal punto di vista umano poi la zona fino all’Alto Medioevo è soggetta a continui afflussi di popolazioni. Celti, liguri, romani, longobardi vi si stanziano o soltanto sono di passaggio nello spostamento verso la non lontana pianura.
La lettura dello stemma del Comune, nel secondo paragrafo della prima parte, fornisce poi a grandi linee, secondo i principi dell’araldica, il contesto e le multiformi vicende in cui Aisone si trova coinvolto nel corso dei secoli. C’è il campanile romanico, che richiama la presenza dei Benedettini, ma anche la cinta muraria e il castello indice di una realtà comunale che ha fatto i conti con lo svilupparsi degli eventi storici.
Questa sintesi iconografica si distende poi nelle pagine successive che registrano in ordine pressoché cronologico gli avvenimenti di cui Aisone è testimone a partire da quel 1165, anno in cui viene redatto il primo documento che riporti il nome del paese, fino al primo ventennio del terzo millennio. Una miriade di informazioni, le più disparate dai rapporti con i Savoia alle istituzioni comunali, dalle norme che regola feste e vita di paese al “toro comune”. Un ventaglio di documenti che sottolinea anche nei minuti particolari “storia, cronaca, vita sociale, economia e cultura” di questo comune, come recita il sottotitolo del libro.
Aisone
Walter Cesana
Primalpe
42 euro
