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Venerdì 22 novembre 2024

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I boschi avanzano mentre l’agricoltura arretra

La provincia di Cuneo è la prima in Piemonte per superficie forestale con quasi 260.000 ettari

La Guida - I boschi avanzano mentre l’agricoltura arretra

Negli ultimi anni i paesaggi collinari e montani si stanno trasformando e i boschi stanno avanzando a discapito dell’agricoltura tradizionale.
Un fenomeno inarrestabile che sta interessando anche il territorio cuneese e che non solo riflette cambiamenti ambientali, ma ha anche profonde implicazioni economiche e sociali.
Negli ultimi anni i boschi nel nostro territorio sono aumentati di almeno il 40%. Più in generale, il Piemonte è la regione con la più ampia superficie forestale arborea in Italia, con circa 1 milione di ettari, ovvero il 38% del territorio, un miliardo di alberi, 52 specie arboree e 40 specie arbustive.
Da anni si osserva un’inesorabile espansione della copertura boschiva a discapito di pascoli e prati dalla media alla bassa montagna, ambienti che tradizionalmente caratterizzavano il paesaggio delle vallate cuneesi.
Le cause di questo fenomeno sono molteplici, tante quante le conseguenze, ma la principale è sicuramente stata il cambiamento dei modelli sociali, compreso quello delle produzioni agricole e l’emigrazione dalle campagne verso le città, fenomeni che hanno portato ad un abbandono delle aree marginali lasciando molti terreni incolti e vulnerabili all’invadenza naturale.
In molti casi si tratta di un patrimonio dal punto di vista ecosistemico e paesaggistico e di alto valore aggiunto perché in grado di alimentare produzioni agricole di grande pregio ed identitarie del territorio.
Questo cambiamento non riguarda solo l’aspetto agricolo del Cuneese, e di conseguenza quello economico, ma anche quello sociale: l’identità culturale delle comunità rurali, che per generazioni hanno vissuto in simbiosi con il territorio e il lavoro agricolo, ora sta affrontando quella che si potrebbe definire una vera e propria crisi d’identità territoriale.
La mancanza delle infrastrutture necessarie a rendere la vita delle comunità rurali di montagna sostenibile nello svolgimento di vita quotidiano è stato il fattore determinante per l’esodo verso la città. Senza il giusto sostegno in ambito scolastico e sanitario, o anche solo una semplice connessione wi-fi ormai indispensabile per stare al passo con i tempi in qualsiasi ambito, una comunità non può definirsi tale.
L’avanzamento dei boschi rappresenta, dunque, una sfida complessa per la Granda, che è la prima Provincia in Piemonte per superficie forestale con quasi 260.000 ettari coperti da boschi. Notevole la varietà di specie arboree e arbustive presenti, con una predominanza di castagneti, faggete, robinieti e lariceti.
“L’avanzare del bosco non è sempre ed incondizionatamente un fattore positivo – dice il presidente di Coldiretti Cuneo Enrico Nada -. Soltanto i boschi gestiti in modo sostenibile assolvono al meglio funzioni importanti come la prevenzione degli incendi, delle frane e delle alluvioni o l’assorbimento di Co2. Il lavoro e la presenza costante delle nostre aziende preservano i territori dall’abbandono e svolgono un insostituibile presidio a tutela dell’assetto idrogeologico e di un patrimonio naturale che ha una grandissima valenza turistica e ambientale per la Granda”.

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