Un’amicizia minata dal parassitismo che quindi non può reggere. Questa è l’analisi sintetica proposta dall’autore nel riflettere sul rapporto che lega l’uomo ai fiumi da tempi immemorabili. Lungo i corsi d’acqua sono nate le civiltà che nel tempo li hanno sfruttati come via di comunicazione o come risorsa idrica per l’alimentazione e per l’irrigazione. Poi è venuta l’era industriale e la conseguente urbanizzazione. I fiumi hanno cominciato a dare segni di sofferenza sempre più evidente. Poi si è aggiunta la crisi climatica e una volta di più a farne le spese sono stati i fiumi e tutto il loro ecosistema. Un libro agile, ma scientificamente rigoroso.
Uomini e fiumi
Stefano Fenoglio
Rizzoli
18 euro