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Sabato 7 settembre 2024

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Sovranità alimentare e tutela, l’importante ruolo degli agricoltori e dei consumatori

Le armi vincenti sono pratiche sempre più sostenibili di coltivazione e allevamento, innovazione, sostegno ai prodotti locali, equa retribuzione e regole di mercato più equilibrate

La Guida - Sovranità alimentare e tutela, l’importante ruolo degli agricoltori e dei consumatori

La grande sfida odierna è determinare come si possa trasformare in chiave ancora più green l’agricoltura senza limitarne la crescita e preservare la fertilità del suolo e la salute dell’ambiente, soddisfacendo allo stesso tempo sia la sicurezza alimentare sia la restituzione della sovranità alimentare.
La condizione necessaria e principale a monte e a sostegno di questa situazione deve essere un sistema resiliente, capace di reagire alle sollecitazioni esterne senza sgretolarsi, e soprattutto capace di adattarsi alle difficoltà che il momento storico ci stanno imponendo, quali il cambiamento climatico, la siccità in avanzo, gli effetti della guerra tra Ucraina e Russia e la scomparsa sempre più pesante di suolo agricolo che richiede soluzioni nettamente diverse da quelle adottate in passato.
“Nel contesto attuale – spiega Coldiretti Cuneo – garantire la sovranità alimentare senza compromettere l’ambiente pone l’agricoltore al centro del dibattito in quanto è chiamato ad essere non solo il produttore di cibo, ma anche il custode responsabile delle risorse del Pianeta”.
Quello della sovranità alimentare è un concetto che nasce negli anni Novanta, per definire il diritto dei popoli a perseguire le proprie politiche agricole e alimentari a fronte di un nuovo mondo sempre più globalizzato. Il principio è sempre stato quello di assicurare l’accesso equo e sostenibile delle risorse naturali, e di promuovere la produzione locale proteggendo la biodiversità.
Ma come conciliare la necessità di preservare le risorse scarse o non rinnovabili, tutelare la biodiversità ed il paesaggio, garantire il benessere animale e contribuire alla mitigazione del cambiamento climatico con l’altrettanto imprescindibile obiettivo di garantire al Paese non soltanto le risorse alimentari che gli necessitano, ma di farlo garantendo qualità e salubrità a prezzi accessibili a tutti?
“Gli agricoltori che abbracciano pratiche sempre più sostenibili ad oggi sono essenziali nel bilanciare la produzione alimentare con la conservazione dell’ambiente – dicono da Coldiretti -. L’agricoltura biologica e l’agroecologia, ma anche le produzioni integrate e tutte quelle tecniche che riducono l’impatto sull’ambiente, sono dunque la via d’incontro tra la sovranità alimentare e gli agricoltori stessi, per la salvaguardia e il futuro di entrambi”.
Sono tanti gli aspetti su cui agricoltura e zootecnia stanno puntano per vincere le sfide del futuro e rendere l’Italia più libera dalla necessità di importare da paesi terzi. “L’innovazione potrà essere un alleato prezioso nello sviluppo di un’agricoltura sempre più sostenibile, attraverso l’uso di droni per il monitoraggio dei campi, l’intelligenza artificiale, lo sviluppo delle tecniche di evoluzione assistita – spiegano da Coldiretti Cuneo -. Occorre, però, cambiare anche le regole del commercio internazionale introducendo il principio di reciprocità, per impedire che prodotti ottenuti ‘senza regole’ possano invadere i nostri mercati considerato anche che i problemi ambientali che oggi ci troviamo ad affrontare non conoscono confini e si sviluppano su scala globale”.
Gli agricoltori svolgono un ruolo cruciale nella gestione sostenibile delle risorse naturali e nella conservazione della biodiversità. Possono, infatti, garantire un’agricoltura conservativa che non soltanto mantiene “in salute” il suolo ma promuove anche la fertilità del suolo stesso a lungo termine e riduce i valori di Co2 in atmosfera attraverso l’incremento della sostanza organica.
Insomma, attraverso la gestione sostenibile del suolo e la promozione di pratiche agricole che favoriscono l’accumulo di sostanza organica nel terreno, gli agricoltori possono contribuire attivamente alla lotta ai cambiamenti climatici.
Anche i consumatori, facendo scelte consapevoli e sostenendo i prodotti agricoli locali provenienti da pratiche rispettose dell’ambiente, hanno la possibilità di contribuire al raggiungimento dell’obiettivo prefissato: un futuro migliore per tutti.
“L’equa remunerazione dei prodotti agricoli e zootecnici, insieme alla reciprocità delle regole – sottolineano da Coldiretti -, è la seconda condizione necessaria affinché l’agricoltura riesca a perseguire gli ambiziosi obiettivi posti dalla nostra società e ciò sarà possibile soltanto se si arriverà ad un maggiore equilibrio nella catena del valore dei prodotti attraverso i numerosi passaggi che dai campi arrivano alla tavola dei consumatori”.
Tensioni sui mercati, rincari a doppia o tripla cifra e materie prime rinnovabili, la guerra tra Russia e Ucraina hanno confermato, dopo la pandemia, il fallimento della globalizzazione senza regole agitando per la prima volta dopo decenni lo spettro dell’insicurezza alimentare. “Servono strumenti europei e nazionali – evidenzia il presidente di Coldiretti Cuneo Enrico Nada -, che ci consentano di ridurre la dipendenza dall’estero e di svincolarci dall’instabilità dei mercati internazionali, valorizzare la biodiversità delle nostre terre, tutelare il reddito degli agricoltori da distorsioni dei pezzi e pratiche sleali e garantire ai consumatori alimenti di alta qualità al giusto prezzo”.

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