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Giovedì 29 agosto 2024

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Costanzo, Frediani, Disabato, Cirio e Pentenero per il grattacielo della Regione

Sono tredici le liste in corsa nelle elezioni regionali per eleggere il nuovo presidente della Regione Piemonte in appoggio ai cinque candidati presidenti

Torino

La Guida - Costanzo, Frediani, Disabato, Cirio e Pentenero per il grattacielo della Regione

Sono tredici le liste in corsa nelle elezioni regionali per eleggere il nuovo presidente della Regione Piemonte per il mandato 2024/2029 e per scegliere i cinquanta consiglieri regionali di Palazzo Lascaris in appoggio ai cinque candidati presidenti.
Sono dunque cinque i candidati alla presidenza: Alberto Costanzo per Libertà Piemonte, la formazione nata dall’ex sindaco di Messina Cateno De Luca, presente alle europee e anche alle regionali del Piemonte, Francesca Frediani per Piemonte Popolare, Sarah Disabato per il Movimento 5 Stelle,  il governatore uscente Alberto Cirio è il candidato del centrodestra, Gianna Pentenero del centrosinistra.

Alberto Costanzo, 62 anni di Casale Monferrato, avvocato, autore di varie pubblicazioni sul diritto e sulla struttura dell’Unione Europea e del Mes, ex di Alleanza Nazionale, già candidato sindaco a Casale nel 2004 per la coalizione Direzione Casale, sostenuta da CasaPound, è il candidato di Libertà, la formazione nata dall’ex sindaco di Messina Cateno De Luca, presente alle europee e anche alle regionali con un’alleanza in un unico simbolo con Sud Chiama Nord, dell’ex sottosegretaria pentastellata Laura Castelli, Noi popolo unito, Grande Nord, Popolo della Famiglia, Movimento per l’Italexit, Vita, Partito Pensionati +Salute, Insieme Liberi.

Francesca Frediani, 50 anni della val di Susa, da sempre no Tav, consigliere regionale uscente è stata eletta in Regione nel 2014 prima e nel 2019 per i 5 Stelle, ma nel 2011 è passata al Gruppo Misto assumendo la denominazione Gruppo misto – Movimento 4 ottobre. Ora è candidata con Piemonte Popolare, una coalizione di estrema sinistra formata da Rifondazione comunista, Potere al popolo, l’associazione nazionale femminista ManifestA, Sinistra Anticapilista di Turigliatto, i collettivi di studenti pro Palestina e alcuni indipendenti della società civile.

Sarah Disabato, 35 anni di Torino, per cinque anni consigliere comunale a Chivasso e oggi capogruppo in consiglio regionale del Movimento 5 Stelle è la candidata dei pentastellati. Collaboratrice sportiva era stata consigliere comunale di Collegno tra il 2014 e il 2019, ed è ora coordinatrice regionale del Movimento 5 Stelle Piemonte.

Il governatore uscente Alberto Cirio, 51 anni di Alba, una lunga carriera politica inizia nel 1995 come vicesindaco leghista di Alba, poi arrivato al parlamento europeo con Forza Italia e ora vice segretario nazionale del partito di Berlusconi oggi guidato Antonio Tajani, prova il bis in Regione, nella storia del Piemonte riuscito solo un altro forzaitaliota come Enzo Ghigo, sostenuto da cinque liste. Ci sono i tre partiti del centrodestra con cui governa da cinque anni in Piemonte, ovvero il suo Forza Italia che presenta le liste insieme all’Udc, Fratelli d’Italia, la Lega, Noi Moderati di Lupi e sua la Lista Civica Cirio Presidente Piemonte Moderato Liberale. 

Gianna Pentenero, 60 anni proprio il giorno delle elezioni, di Casalborgone, che si è appena dimessa da assessore comunale a Torino, è in politica da tempo. È stata nel 1993 la più giovane sindaca d’Italia fino a quel momento, nel suo piccolo Comune, poi assessora all’istruzione, lavoro e formazione professionale della Regione poi a Torino. È appoggiata da cinque liste quella del suo partito il Pd, ma anche Avs Alleanza Verdi Sinistra, gli Stati Uniti d’Europa l’unione tra +Europa di Emma Bonino e Italia Viva di Matteo Renzi, la Lista Civica Pentenero Presidente che fa riferimento a quella che era stata la lista Monviso del consigliere uscente Mario Giaccone e dell’ex assessore cuneese Alberto Valmaggia, e la Lista Civica Piemonte ecologista e solidale, che vede insieme DemoS, Avec, Alleanza dei Democratici, Volt Europa e Giorgio Bertola, consigliere regionale uscente, ex 5 Stelle e ora di Europa Verde.

 

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