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Lunedì 23 dicembre 2024

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Libertà si propone di dare battaglia al sistema, nel programma: sanità fuori dal Patto di stabilità e la creazione di una moneta regionale

Alberto Costanzo: “Il sistema attuale blinda i partiti tradizionali, mentre noi vogliamo portare in consiglio regionale il pensiero alternativo del popolo e di chi non si sente rappresentato”

Cuneo

La Guida - Libertà si propone di dare battaglia al sistema, nel programma: sanità fuori dal Patto di stabilità e la creazione di una moneta regionale

“Il sistema attuale blinda i partiti tradizionali, ormai diventati centri d’affari violando la sovranità popolare, mentre noi vogliamo portare in consiglio regionale il pensiero alternativo di chi non si sente rappresentato. La nostra visione contrasta la partitocrazia e i movimenti che fanno parte della lista portano avanti le istanze del popolo” ha spiegato Alberto Costanzo, candidato presidente alla Regione Piemonte per il movimento Libertà Piemonte durante la presentazione ufficiale della lista. Un gruppo “anti sistema” nato a livello nazionale, composto da un’aggregazione di soggetti che hanno idee in comune, che si oppone ai partiti, come è stato più volte sottolineato e che punta a una nazione federale e autonomista, libera di essere stato sovrano. “Meno Europa, più Italia” si sottolinea infatti nello slogan. “Più autonomia significa più sovranità – si legge nel programma – attraverso la modifica del sistema centralista italiano verso un modello federalistico capace di autodeterminarsi rispetto anche al predominio europeo con vere e proprie città Stato. L’Italia e gli altri Stati membri non possono continuare a subire le imposizioni legislative e lobbistiche di Bruxelles. Ogni Stato ha diritto di preservare la propria identità economica e sociale che connota la sua sovranità”.

Tra i punti cardine del programma, come per gli altri candidati, al primo posto la sanità. La proposta avanzata da Libertà è quella di togliere la spesa per la sanità dal Patto di stabilità. “Curare vite umane e fare prevenzione è debito buono – continua il programma -. Investiamo meno della media europea in sanità. Questa spesa va esclusa dal patto di stabilità fino a che non si raggiunge un livello degno del diritto alla sanità di ogni italiano. Come l’Ue ha messo fuori dal patto di stabilità le spese per le armi, allora noi pretendiamo che anche le spese per la sanità siano messe fuori dai vincoli di bilancio, per noi è più importante la vita degli italiani”.

Sempre in materia di sanità il movimento si proclama “free vax”, “Libertà di scelta e di cura individuale. No al green pass globale, no allo strapotere dell’Oms (Organizzazione Mondiale della Sanità)”. 

Nel programma si parla anche della creazione di una “moneta regionale”, pubblica ed elettronica, da affiancare all’euro per pagare ad esempio dei piani di lavoro garantito, cioè l’utilizzo di lavoratori disoccupati in attività di manutenzione e messa in sicurezza del territorio. 

Altri punti fondamentali del programma elettorale del movimento sono la lotta a difesa della casa (“Serve un intervento di incentivo europeo per sostenere le spese di efficientamento energetico, senza il quale le nostre famiglie vedranno svalutare le loro abitazioni del 40% e applicata una nuova tassa, l’Imu europea”) e il contrasto alla concorrenza sleale tra paesi europei (“Vogliamo eliminare definitivamente i paradisi fiscali e per eliminare l’elusione fiscali delle grandi multinazionali; va inoltre fatta una seria lotta al dumping salariale”). Spazio anche alla tutela degli animali con lo stop agli allevamenti intensivi e alla sperimentazione e al contrasto alla iper-digitalizzazione.

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