Saluzzo è l’unico comune della Granda ad avere quattro contendenti alla poltrona di primo cittadino: Marco Piccat, Franco Demaria, Giovanni Damiano e Renato Pagliero.
Primo nome confermato è stato l’ex presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Saluzzo ed ex sindaco Marco Piccat. Noto per il suo attivismo in campo culturale, Piccat ha promosso la creazione del Festival del Libro Medievale e Antico ed è capo delegazione del Fai e direttore della biblioteca diocesana. Tre le liste che lo sostengono, con 44 candidati consiglieri. Nel programma dell’ex sindaco superare l’ostacolo dell’isolamento ferroviario e stradale, il miglioramento dei servizi ospedalieri, la creazione di posti di lavoro e la promozione della partecipazione giovanile alla vita democratica della città. A sostenerlo 3 liste con 44 candidati.
A raccogliere il testimone da Mauro Calderoni alla guida della coalizione di centrosinistra “Insieme si può” è, come era stato ampiamente previsto, Franco Demaria, vicesindaco uscente, candidato per la lista “Insieme si può”. 67 anni, Demaria ha sempre lavorato nel settore bancario, prima in Ce.Da.C.Ri. Piemonte di Savigliano e poi alla Cassa di Risparmio di Saluzzo. Grande appassionato di sport, è tra gli organizzatori di manifestazioni sportive come la Mezza Maratona e i Campionati Italiani di Corsa in Montagna. Impegnato nell’amministrazione comunale di Saluzzo dal 1992, è attualmente vicesindaco con deleghe al Bilancio e allo Sport, nei mandati precedenti ha ricoperto l’incarico di assessore e di presidente del consiglio comunale. Da sempre impegnato nel mondo associativo, è stato tra i fondatori del Consorzio socio-assistenziale Monviso Solidale, per 10 anni Presidente dell’Avis Saluzzo. A sostenerlo 6 liste con 96 candidati consiglieri. Tra i punti principali che compongono il programma i servizi alle categorie più fragili, ai giovani e alla scuola, alle infrastrutture e alla sanità.
A guidare la corsa del centrodestra è Giovanni Damiano. Dopo il passo indietro di Chiaffredo Peirone, avvocato di Revello che, in un primo momento era stato indicato come candidato sindaco, ma che a sopresa si era ritirato dopo l’annuncio di una possibile lista di una parte di Fratelli d’Italia contraria al suo nome, a puntare su Damiano, figlio di Amedeo, presidente dell’Ussl 63 di Saluzzo vittima di un tragico agguato dai contorni mafiosi nel 1987, erano stati a metà marzo i vertici provinciali di Fdl, chiamati a individuare il candidato saluzzese sulla base dell’intesa stabilita in una riunione tra i vertici regionali dei partiti di centrodestra a cui avevano partecipato il coordinatore regionale di Fratelli d’Italia Fabrizio Comba e il suo vice, il capogruppo in Regione Paolo Bongioanni, il ministro Paolo Zangrillo e il presidente della Regione nonché vicesegretario nazionale di Forza Italia Alberto Cirio, il capogruppo della Lega alla Camera e segretario della Lega Piemonte Riccardo Molinari. In quella riunione era stata data delega e diritto di scelta del candidato sindaco per la città di Saluzzo a Fratelli d’Italia, dopo che la Lega aveva confermato Dario Tallone a Fossano e Forza Italia, Carlo Bo ad Alba. Bancario, già consigliere comunale, presidente dell’associazione “Officina delle idee”, esponente di Libera, Damiano aveva già puntato alla presidenza del Parco del Monviso e ultimamente si era avvicinato alla nuova associazione politico-culturale “Area Vasta”.
A sostenerlo 4 liste con 56 candidati consiglieri. Tra i temi del suo programma: un centro storico rigenerato, il ritorno di servizi per i cittadini, la visione di una città universitaria.
Sarà della partita anche Renato Pagliero, a capo della lista civica Saluzzo Viva che si rivolge all’elettorato di centrodestra. Ragioniere, classe 1962, è stato assessore negli anni ’90 e ha prestato servizio come funzionario in vari comuni del circondario saluzzese (Martiniana Po, Rifreddo, Gambasca, Manta, Verzuolo). Cinque anni fa il suo nome era spuntato nella ridda delle possibili candidature di centrodestra, prima che la coalizione optasse per Alessandra Piano. Il programma si parla di civile convivenza e sicurezza, valorizzazione dei servizi pubblici e privati, tutela dell’agricoltura, valorizzazione del centro storico e turismo.