La nascita di progetti legati al sociale è frutto di un’agricoltura che ripensa se stessa e cerca nuovi indirizzi per continuare ad essere protagonista del territorio e mantenere saldo il ruolo sociale che storicamente le viene riconosciuto.
Le fattorie sociali sono aziende agricole che, oltre a svolgere l’attività produttiva, propongono in modo integrato servizi educativi, assistenziali, formativi e occupazionali a vantaggio di “soggetti deboli” in collaborazione con istituzioni pubbliche, soggetti privati e terzo settore. “Un’agricoltura socialmente responsabile è un investimento per tutta la collettività, in grado di fornire nuove risposte ai bisogni delle persone, migliorare la qualità della vita nelle aree rurali e, in senso lato, promuovere l’intero territorio” spiegano da Coldiretti.
Con la Legge 141/2015 l’agricoltura sociale è diventata una delle declinazioni della multifunzionalità delle imprese agricole. Per dare concretezza ai progetti sociali in agricoltura è stato varato in Piemonte il Regolamento che definisce i requisiti e le modalità per svolgere l’attività di agricoltura sociale e riconosce ufficialmente le aziende impegnate su questo fronte.
Coldiretti è impegnata ad attivare progetti in questo ambito tanto che si contano già oltre 600 pratiche in Piemonte, ci sono realtà agricole che si occupano di persone con problemi di dipendenza o disturbi alimentari, che propongono ortoterapia o ippoterapia, che favoriscono l’inserimento di lavoratori disabili e che seguono il reinserimento sociale e lavorativo di persone emarginate.