“La sala professori” conclude mercoledì 29 maggio, alle 20.45, la breve rassegna “Quo vadis, Europa?”. Organizzata dal cinema Lanteri in collaborazione con Apice, Associazione per l’incontro tra le culture in Europa, era dedicata ad alcuni temi che coinvolgono l’Unione Europea in vista della prossima consultazione elettorale.
Quest’ultimo appuntamento porta l’attenzione sulla scuola appoggiandosi a un film che ha ottenuto il Premio Lux del pubblico, un riconoscimento che annualmente è assegnato dal Parlamento europeo. Nello specifico il premio è dedicato a quelle opere che sensibilizzano su questioni sociali e politiche attuali. È la scuola in questo caso ad essere al centro dell’opera del regista Ilker Catak, ma è chiaro che il microcosmo di una scuola provincia rimanda a un più ampio panorama sociale e politico. Pregiudizi, affrettati sospetti che si traducono in accuse, raffazzonate indagini per scoprire un colpevole, prima ancora di cercarne le motivazioni, sono gli ingredienti della vicenda.
A osservare il tutto e cercare di reagire è Carla Nowak, insegnante di matematica in una scuola di eccellenza dove la “tolleranza zero” è proclamata come principio, si professa il dialogo tra studenti e insegnanti a fondamento dell’azione educativa. Immagine rassicurante che entra in crisi in un consiglio di classe esplode il caso di alcuni furti. I docenti improvvisano interrogatori, favorendo delazioni, intervenendo in classe, sfiorando senza ritegno il pregiudizio. È la giovane insegnante a chiedersi se sono ammissibili manipolazioni, se i metodi siano confacenti alle finalità educative della scuola, se un ambiente del genere sia esempio di giustizia per le giovani generazioni, costruttivo di una società che non favorisca la violenza. Situazione che si aggrava ulteriormente allorché è la stessa Nowak condurre le proprie indagini.