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Venerdì 22 novembre 2024

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Infermieri, in Piemonte si rischia lo stop alle assunzioni

I sindacati non esitano a parlare di "uno scenario apocalittico che rischia di abbattersi sulla nostra sanità regionale"

Cuneo

La Guida - Infermieri, in Piemonte si rischia lo stop alle assunzioni

Un allarme forte per il mondo della sanità in Piemonte, secondo la nota diffusa oggi (lunedì 20 maggio) dalle organizzazioni sindacali del comparto: un errore procedurale potrebbe paralizzare le assunzioni di nuovo personale e ipotecare pesantemente il prossimo futuro, per le professioni sanitarie in area subalpina. Ecco la nota diffusa da Cgil-Cisl-Uil con Fials, Nursind e Nursing Up.
“Abbiamo appreso in queste ore che due infermieri hanno presentato ricorso al Tar Piemonte lamentando irregolarità nello svolgimento delle prove orali del concorso regionale per infermieri bandito e gestito da Azienda Zero.
Se così fosse, Azienda Zero avrebbe commesso un errore estremamente grave che causerebbe conseguenze drammatiche per i lavoratori e per l’intera collettività con il rischio che le attuali graduatorie aziendali, già stabilite e pubblicate, possano essere sospese o addirittura revocate.
In assenza di questi professionisti nelle Aziende saranno a rischio i piani ferie dei professionisti sanitari, una beffa per le lavoratrici e lavoratori che non intendiamo far passare.
Inoltre, verrebbero inesorabilmente inficiate tutte le intese sindacali con la Regione sulle assunzioni straordinarie di infermieri e sui progetti di reinternalizzazione dei servizi sanitari. Non solo, molte Aziende ancora oggi non hanno coperto il turn over e le previsioni di pensionamento dei sanitari sono così numerose che qualora si determinasse questa situazione dovremmo lanciare un allarme per la tenuta dei servizi e per i progetti di abbattimento delle liste di attesa.
Da sottolineare con la biro rossa la situazione di vero e proprio limbo contrattuale che stanno vivendo i professionisti che in questi giorni sono stati chiamati dalle Aziende e che hanno già rassegnato le dimissioni, in molti casi da un datore di lavoro privato, in attesa dell’assunzione definitiva e che oggi rischiano di rimanere senza un posto di lavoro.
Uno scenario apocalittico che rischia di abbattersi sulla nostra sanità regionale che la Regione, dopo aver voluto caparbiamente l’istituzione di Azienda Zero per efficientare il sistema sanitario regionale, sarà chiamata a risolvere velocemente.
Se non dovessimo ricevere garanzie certe nelle prossime ore valuteremo di intraprendere tutte le iniziative necessarie per difendere i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori che non possono continuare a pagare sulla propria pelle subendo carichi di lavoro estenuanti.

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