Da alcune settimane la caserma dei carabinieri di Ceva ha raddoppiato la presenza dei militari dell’Arma, che da quattro sono passati a nove. Grazie a questa presenza e all’istituzione del “Daspo urbano” – una misura resa possibile dalla legge dell’aprile 2017 che ha modificato il Testo unico degli enti locali conferendo maggiori poteri ai sindaci nel settore della sicurezza -, sono stati bloccati i ripetuti atti vandalici dei mesi scorsi che, almeno in un caso, erano sfociati in una aggressione. In questo modo, come ha spiegato lo stesso sindaco Vincenzo Bezzone: “Ora, oltre alla possibilità di adottare ordinanze urgenti in caso di emergenze sanitarie o di igiene pubblica a carattere locale, si potrà emanare ordinanze di ordinaria amministrazione, non urgenti, al fine di arginare e risolvere necessità ritenute importanti per il benessere della comunità, come per esempio atti vandalici, grave incuria o degrado del territorio, dell’ambiente e della vivibilità urbana”. Dopo i primi atti vandalici che si sono registrati in Ceva è stato convocato con il Prefetto un Tavolo per la sicurezza e l’ordine pubblico, da questo incontro è nato il progetto di “Ceva più sicura”.