Dopo l’asta pubblica andata deserta, il Comune continua a cercare la strada per trovare un acquirente per palazzo Chiodo, il più importante e prestigioso edificio cinquecentesco della città, rimasto vuoto, in stato di degrado e senza una destinazione per il futuro ormai da anni.
Nei giorni scorsi la giunta comunale ha approvato la delibera che avvia la procedura di alienazione diretta dell’immobile, tramite trattiva privata, previo avviso pubblico di manifestazione di interesse, come previsto dal Regolamento per l’alienazione e valorizzazione degli immobili disponibili del patrimonio del Comune di Cuneo.
Il prezzo di vendita è quello già fissato per l’asta pubblica dell’inizio 2023, andata deserta, vale a dire di 2,4 milioni di euro, cioè il prezzo a cui il Comune acquistò l’immobile nel 2006 con l’intenzione di destinarlo a sede della vicina biblioteca civica. Intenzione che poi non si è concretizzata, con la biblioteca civica che si sposterà in palazzo Santa Croce, mentre il degrado dell’edificio che si trova nell’isolato tra le vie Cacciatori delle Alpi, Chiusa Pesio e Savigliano è una ferita aperta nel cuore del centro storico di Cuneo.
L’amministrazione comunale spiega in una nota stampa: “Consapevole della preziosità dell’immobile, ma anche conscia del peso economico di interventi a beneficio della sua conservazione, sta cercando in ogni modo di trovare una soluzione adeguata, con iniziative che non comportino danno erariale per le casse comunali. Per i Comuni, la situazione in questi ultimi due decenni ha subito evoluzioni tali per cui la gestione di patrimoni immobiliari consistenti comporta costi sempre più gravosi in rapporto ai bilanci a disposizione degli Enti. Da qui la scelta di rimettere in vendita il Palazzo, perché possa avere nuova vita”.