Secondo giorno di appuntamenti, mercoledì 15 maggio, per il Cuneo Montagna Festival.
La giornata si aprirà alle 10, al Cinema Monviso, con il convegno “Montagna domani: domani è già qui”. L’incontro, presentato e moderato da Irene Borgna e organizzato in collaborazione con le Aree Protette delle Alpi Marittime, sarà dedicato alle trasformazioni della montagna che sono davanti ai nostri occhi, ma che non è sempre facile vedere e capire. Gli ecosistemi alpini scricchiolano indeboliti dal clima in mutamento e dalla nostra presenza sempre più massiccia e impattante. Rendersi conto di cosa sta succedendo a monte e di che cosa ci aspetta nell’immediato futuro anche a valle è la chiave per poter prendere oggi delle decisioni determinanti per le terre alte di domani. Sul palco del Monviso cinque divulgatori riassumeranno in brevi interventi cinque sguardi sulla montagna, utili a raccontare e interpretare il cambiamento. Con Stefano Fenoglio, docente dell’Università di Torino originario della Valle Po e appassionatissimo di fiumi e torrenti, si cercherà di capire cosa ne è stato e cosa ne sarà dell’acqua in quota. Federico Pellegrino, astrodivulgatore e attivista, racconterà che fine hanno fatto le stelle che splendevano sulle teste dei montanari cuneesi e come si può fare per riportarle sulle vette e in città. Il giornalista e divulgatore Franco Borgogno racconterà della sua insolita collezione alpina di reperti in plastica: quanta plastica c’è sui monti? Fin dove può arrivare e come facciamo a impedirglielo? Lo scrittore Marco Albino Ferrari e l’antropologo Pietro Lacasella, spiegheranno come raccontare la montagna con parole nuove, evitando stereotipi e cliché e come sia davvero indispensabile per scardinare i vecchi immaginari e aprire nuovi orizzonti. La partecipazione è gratuita, ma la prenotazione su Eventbrite è obbligatoria.
Alle 14 presso la Sala San Giovanni, all’interno del Comune, si terrà il convegno “Questo rifugio non è un albergo”, un racconto archivistico tra antropologia, sostenibilità e architettura al futuro, coordinato dal Cai di Cuneo in collaborazione con il Club Alpine Française della città francese di Nizza.
Alle 18, al Monviso, il film documentario “Il piatto forte dei Rifugi – Camminando nelle Alpi Liguri”, realizzato da Tiziana Fantino e dedicato ai rifugi delle Alpi cuneesi.
Alla stessa ora all’interno dello Spazio Baladin, Sofia Gallo, in collaborazione con Scrittorincittà, presenterà il suo “Un fiore di primavera nato in autunno”, un libro contro le convenzioni di un’epoca, gli usi e costumi del mondo dell’alpinismo, la piccola grande storia di una donna e di un’impresa eccezionale.
Chiuderà la seconda giornata del festival, al Teatro Toselli alle 21, lo spettacolo “Polimero, un burattino di plastica”, realizzato in collaborazione con la Fondazione Crc nell’ambito di Spazzamondo 2024, iniziativa di sensibilizzazione ambientale e partecipazione attiva in programma sabato 25 maggio. Lo spettacolo è una favola musicata da un’orchestra di musica classica, con un testo scritto da Giobbe Covatta e portato in scena da Paolo Hendel che rivisita in chiave attuale la storia di Pinocchio. Dentro alla pancia della balena ci finisce un sacco di plastica e Mangiafuoco è un grande inceneritore. Il burattino è un bambolotto di plastica che chiede alla fata di diventare biodegradabile per cercare di evitare di contribuire all’inquinamento e alla distruzione del nostro pianeta. Una favola che racconta il problema dello smaltimento della plastica e dell’inquinamento unendo la dissacrante ironia di Giobbe Covatta al genio compositivo del Maestro Stefano Nanni.