Nella serata del 16 aprile personale dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura di Cuneo, interveniva presso l’esercizio commerciale “Panetteria del Corso” dove era stata segnalata una rapina a mano armata commessa da un soggetto di sesso maschile, travisato.
Il primo sopralluogo permetteva di acquisire le informazioni fornite dalla dipendente, dalle quali emergeva che l’uomo, indossante un cappuccio, occhiali da sole e mascherina di tipo chirurgico, dopo aver fatto ingresso nel locale si recava nei pressi del registratore di cassa e mostrava alla commessa una pistola tenuta in mano all’altezza della cintura, per poi pretendere la consegna dell’incasso. La donna intimorita consegnava il denaro presente in cassa e il malvivente, non soddisfatto, rinnovava la propria richiesta, ricevendo altro contante custodito all’interno di un contenitore posto vicino al registratore di cassa. Non ancora soddisfatto del denaro in suo possesso, l’uomo allungava la mano e prendeva alcune monete presenti in un cassetto, dopodiché usciva frettolosamente dal locale.
Le indagini della Sezione Antirapina della Squadra Mobile, tramite il sistema di videosorveglianza comunale, riusciva a risalire al percorso fatto dall’uomo a ritroso per recarsi nei pressi del panificio e all’autovettura utilizzata per scappare. Lo sviluppo degli accertamenti in capo al veicolo consentiva di accertare l’intestazione dell’autovettura ad una ditta di noleggio, situazione che permetteva agli investigatori di risalire all’utilizzatore della stessa, R.P., un uomo italiano, di circa 40 anni, pregiudicato per reati contro il patrimonio e contro la persona, dimorante a pochi chilometri dal Cuneo. Veniva così dato avvio ad un servizio di osservazione e controllo nei confronti dell’autovettura e del presunto autore del reato, il quale, pochi giorni dopo aver commesso la rapina, veniva notato a bordo dell’autovettura indossante il medesimo cappellino da baseball e analoghi occhiali da sole scuri.
Gli investigatori della Squadra Mobile pedinavano il soggetto, il quale dopo aver raggiunto il centro cittadino, girovagava senza una precisa meta, e, non potendo escludere l’intenzione che l’uomo potesse commettere nuovamente un’ulteriore rapina, e al fine quindi di scongiurare la commissione di altri reati, si procedeva al fermo.
L’uomo, sottoposto a perquisizione personale, successivamente estesa all’abitazione di residenza, veniva trovato in possesso di una pistola scacciacani, rinvenuta occultata all’interno di un armadietto in bagno. Venivano altresì rinvenuti i capi di vestiario e gli occhiali indossati durante la rapina che risultavano perfettamente compatibili con quelli ritratti dai sistemi di videosorveglianza comunale.
Tutto il materiale veniva sottoposto a sequestro penale e l’uomo, R.P., veniva indagato in stato di libertà per i reati di rapina aggravata e porto di armi ed oggetti atti ad offendere.