Sono stati tanti i fossanesi e non che ieri (giovedì 2 maggio) hanno dato l’ultimo saluto a Luca Bedino nella camera ardente allestita nella Sala Barbero del Castello degli Acaja. Archivista storico del Comune di Fossano, Bedino è scomparso a 55 anni. Ad aprile aveva condiviso su Facebook uno scritto di saluto: “Come una candela che poco a poco va consumandosi, mi ritrovo in balia di un soffio di vento, il quale, da un momento all’altro, può spegnerla senza che si annichilizzi di suo, come dovrebbe essere naturalmente se il Fato non decidesse un’alternativa, un bello scherzo del destino… La vita è terribile e meravigliosa nello stesso tempo: terribile quando scopri di essere talmente insignificante nel grande Ordine dell’Universo da non poterla influenzare nella sua durata… meravigliosa nel momento nel quale appuri che ogni ora è un tesoro di esperienza, una boccata d’aria fresca, un raggio di luce nel buio delle avversità. Viverla nella sua pienezza comprende guardare alla sua fine e magari, come disse Augusto: Acta est fabula: plaudite! La commedia è finita: applaudite!”.
Oltre al lavoro di archivista, Bedino era letterato e storico, numerose le sue collaborazioni con l’ambiente universitario e scientifico, nonchè le partecipazioni a convegni, studi e ricerche. Organizzatore di mostre ospitate al Castello degli Acaja, di eventi culturali, aveva curato la riproduzione delle antiche vie cittadine dipinte negli angoli del centro storico, i pannelli informativi nel centro storico.
Lascia la moglie Sabina Masante, la figlia Matilde, la mamma Giusy, le sorelle Ombretta ed Elsa il fratello Marco.