“C’era una volta il fiume. Passato, presente e futuro di una risorsa vitale” è il convegno che si svolge a Cuneo venerdì 3 maggio dalle 15 alle 19 alla Casa del Fiume, sede del Parco Fluviale in piazzale Walter Cavallera 19. L’iniziativa è promossa dal Coordinamento delle Associazioni ambientaliste, Legambiente, Lipu, Pro Natura Cuneo, Cuneo Birding e Italia Nostra nell’ambito di Globalmente.
“I fiumi sani sono la linfa vitale del nostro pianeta. I fiumi e i loro bacini idrografici – e la ricca varietà di vita che sostengono – forniscono acqua potabile alle persone, cibo, medicine, materiali da costruzione, limo per il ripristino della terra e altro. Mitigano inondazioni e siccità, sostengono le foreste, ricaricano le riserve idriche sotterranee, sostengono la pesca e forniscono mezzi di trasporto.” (Giornata internazionale di azione per i fiumi). L’invito è quindi ad a adoperarsi di più per ristabilire gli ecosistemi di acqua dolce e le funzioni naturali dei fiumi. I lavori saranno introdotti da Domenico Sanino, presidente Pro Natura Cuneo.
Interverranno: Stefano Fenoglio, Dbios/Alpstream Università di Torino sul tema “Evoluzione del rapporto tra Uomo e Fiume”; Andrea Mandarino, ricercatore Università di Genova (Distav) e consigliere Cirf (Centro Italiano per la Riqualificazione Fluviale) su “Fiumi e torrenti: aspetti geomorfologici e considerazioni gestionali”; Massimiliano Galli, direttore Parco Fluviale Gesso Stura su ” Il Parco con la città dentro: un progetto condiviso di tutela delle acque e dell’ambiente”; Stefano Bovero, ricercatore indipendente in erpetologia e ittiologia “Zirichiltaggi” Sardinia Wildlife Conservation Ngo, Sassari su “L’ittiofauna alpina all’alba del terzo millennio”; Marino Gandolfo, Ufficio Acque Provincia di Cuneo su “Protezione degli acquiferi sotterranei e ricarica delle falde”. Gandolfo presenterà anche il progetto Alcotra della Provincia “Se.Te”. Infine, Maurizio Battegazzore, Arpa Piemonte Dipartimento Provinciale Cuneo interverrà sul tema “Gli elementi di qualità biologica nel monitoraggio dei corsi d’acqua piemontesi”.