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Domenica 22 dicembre 2024

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Un morto sul lavoro ogni 7 ore: “Servono più risorse per la sicurezza sul lavoro”

Nella seduta del consiglio comunale di martedì 30 aprile è stato approvato all'unanimità (con la minoranza assente) l'ordine del giorno sulle “morti bianche” presentato dal gruppo del Pd

Cuneo

La Guida - Un morto sul lavoro ogni 7 ore: “Servono più risorse per la sicurezza sul lavoro”

Nel Consiglio comunale tenutosi nella serata di martedì 30 aprile, caratterizzato dalle polemiche politiche per la crisi all’interno della maggioranza e l’uscita della minoranza in segno di protesta, il gruppo del Partito Democratico ha presentato un ordine del giorno sul tema della sicurezza sul lavoro e sulle troppe morti bianche che ogni giorno, una ogni 7 ore.

“Chiamarle ‘morti bianche’ implica che non ci sia nessuna responsabilità, o che questi morti siano senza volto o storia, persone di minore rilevanza” – così la capogruppo del Pd Claudia Carli, che ha introdotto il documento – Quando invece sono sintomo di un problema endemico a livello nazionale: ne piangiamo ancora tanti, troppi, caduti mentre svolgevano il proprio lavoro con impegno e serietà ma senza la giusta sicurezza”.

L’ultimo rapporto dell’Osservatorio Sicurezza Lavoro e Ambiente, ha rilevato, nella triste classifica delle morti sul lavoro nel corso del 2023, che in Piemonte la provincia di Cuneo è dietro soltanto a quella di Torino. I comparti che hanno fatto registrare in Piemonte il maggior numero di incidenti nel corso dell’ultimo anno sono stati l’edilizia, l’agricoltura, i trasporti e il magazzinaggio.

“Perdere la vita o rimanere invalidi mentre si esercita un qualunque diritto è inaccettabile – ha sottolineato Claudia Carli – Quello della sicurezza sul lavoro è un problema reale fatto di casi non isolati e scollegati e che colpiscono soprattutto donne, migranti e precari. L’assenza di norme e strumenti sono le cause che meritano la nostra totale attenzione, così come gli standard di sicurezza ridotti, anche, dalla corsa al subappalto”.

La richiesta al governo italiano è quella di aumentare le risorse per adeguare agli standard europei tutta la “filiera” della sicurezza – ispettori Ispettorato Nazionale del Lavoro, Spresal, medici del lavoro, amministrativi e tecnici – per rafforzare le attività di controllo sul territorio per garantire l’effettivo rispetto delle condizioni di sicurezza sui luoghi di lavoro e alla Regione Piemonte di istituire, come promosso dall’Asldi Gorizia, uno sportello a disposizione dei lavoratori per informazioni e segnalazioni.

L’ordine del giorno è stato approvato all’unanimità dall’aula del Consiglio comunale di Cuneo, proprio alla vigilia del 1 maggio, festa dei lavoratori.

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