Nei giorni scorsi alcuni interventi di manutenzione di villa Invernizzi, come la riparazione del tetto dell’edificio e la rimozione dell’edera che ricopriva le pareti esterne, ma la situazione dell’edificio rimane di degrado e richiederebbe un intervento di restauro completo in tempi brevi. A ribadirlo è Ugo Sturlese con un’interpellanza presentata in vista del prossimo consiglio comunale (convocato per le serate del 29 e 30 aprile). “Pochi giorni dopo i lavori – scrive Sturlese – è stata rilevata la rottura di una vetrata su un lato dell’edificio che consente nuovamente l’accesso alla villa per pernottamenti abusivi”.
Più in generale, “l’effetto complessivo dei lavori eseguiti è quello della vista di un edificio in condizioni di parziale degrado, del quale non viene data alcuna indicazione neppure sintetica circa il valore storico-culturale e simbolico che esso rappresenta per la città e che lo rende meritevole di particolare tutela, come da prescrizione della Sovrintendenza ai Beni Culturali del Piemonte”.
Sturlese ricorda che il “restauro dell’edificio, di proprietà del Comune al 98-99%, è stato subordinato alla realizzazione di un complesso intervento urbanistico (la Variante 35 al Prg) che richiederà molto tempo prima di essere messo in opera e completato” e che da “alcuni anni è stato richiesto invano da parte nostra, da parte del Comitato di Quartiere, della direzione dell’istituto Storico della Resistenza (in ragione dell’utilizzo dell’edificio da parte del comando Piazza del CLN nei giorni della Liberazione) e di Associazioni ambientaliste un restauro generale dell’edificio, peraltro prescritto dalla Sovrintendenza, che ha eseguito un accurato sopralluogo circa un anno fa”.
Il consigliere comunale di Cuneo per i Beni Comuni chiede quindi alla sindaca e all’assessore all’urbanistica se “al fine di consentire il restauro della villa in tempi utili per la sua conservazione non intendano rivedere tale strumento” e se, per impedire l’accesso a estranei non intendano mettere l’edificio in sicurezza con la staccionata utilizzata comunemente per i lavori in corso. Infine, Sturlese chiede anche di predisporre un’adeguata cartellonistica sul posto, per informare i cittadini “dell’intervento di conservazione della memoria storica resistenziale e antifascista”.