Un tema di forte attualità, i risultati e le prospettive del lavoro di programmazione: le Cer, comunità energetiche rinnovabili, sono al centro dell’approfondimento nella mattinata di oggi (mercoledì 24 aprile) in Fondazione Cr Cuneo, con la presentazione dei progetti portati avanti finora con il sostegno dell’ente per l’attivazione di undici Cer, alla presenza di un gran numero di amministratori locali e operatori del settore. Le zone coinvolte (spesso con Comuni come capofila) sono quelle di Bra, Ceva, Mondovì, Cuneo, Cuneo (con Confartigianato), Demonte-Dronero-Valloriate-Villar, Savigliano, Ormea, Roero, Rossana e Rodello.
Il lavoro portato avanti finora da Fondazione Cr Cuneo (con finanziamenti superiori al milione di euro in tre anni e con quella stessa cifra per il 2024) è stato di sostegno alla progettazione e alle fasi attuative, informazione e tutoraggio, per aiutare il territorio in una sfida di cui si parla molto ma che richiede competenze e risorse per diventare concreta. La strada tracciata porta infatti verso nuove realizzazioni, in un intervento di lungo periodo per il territorio e per il suo sviluppo energetico in ottica di sostenibilità.
A questo proposito, è stato ricordato che non si tratta soltanto di fotovoltaico ma anche di altre fonti di cui la Granda si può dimostrare ricca attraverso la gestione attenta del territorio, come ad esempio idroelettrico e biomasse.
Anche il Comune di Cuneo sta costituendo la propria Cer, in collaborazione con Acda, e nei prossimi giorni si arriverà alla fase attuativa. Tra i punti forti del progetto, l’impianto fotovoltaico realizzato a Madonna dell’Olmo all’istituto comprensivo, in modo da accostare alla funzione tecnica un intervento didattico sui temi dell’energia.