Il consiglio direttivo della Pgsd Auxilium Cuneo è intervenuto in merito ai fatti avvenuti domenica pomeriggio sul campo di casa che hanno portato alla sospensione della partita.
Ecco il comunicato stampa inviato nella tarda serata di lunedì 22 apirle
In merito ai fatti accaduti il pomeriggio di domenica 21 aprile, sul campo da calcio di Via San Giovanni Bosco, in occasione dell’ultima sfida del campionato di calcio di terza categoria tra l’Auxilium Cuneo e la Castellettese Calcio, la scrivente società Auxilium Cuneo vuole per prima cosa scusarsi ed esprimere tutta la sua solidarietà e vicinanza nei confronti dell’arbitro, vittima di una insensata violenza e ingiustificata aggressione da parte di un nostro giocatore.
Scuse che vogliamo estendere anche ai nostri avversari, a loro volta coinvolti in questo spiacevole epilogo di campionato, avrebbero sicuramente meritato di chiudere il torneo giocando la partita sul campo fino all’ultimo minuto.
Vogliamo scusarci in modo speciale con tutta la nostra comunità dei “Sale”, a partire dalla Famiglia Salesiana per arrivare a tutte le persone e le famiglie che vi appartengono. Un episodio così triste non può che causare sgomento e sofferenza e profonda delusione. Esprimiamo tutto il nostro più grande dispiacere perché, una giornata che doveva essere una festa, si è trasformata in uno spettacolo poco edificante per lo sport cuneese, per la nostra società e comunità, che non trova alcuna giustificazione e nessun alibi.
Speriamo invece che gli atleti tutti del nostro settore giovanile, presenti alla partita per vivere insieme questa giornata, non prendano esempio da quanto successo, ma continuino a vivere lo sport con correttezza e lealtà, nello spirito delle regole del fair-play che da sempre accompagna l’attività della nostra Polisportiva in tutti i settori.
Ovviamente quanto successo non può che imporci un momento di profonda e attenta riflessione. Come società sportiva abbiamo l’obbligo morale e istituzionale di analizzare quanto successo, cercare dei rimedi, fare delle scelte, trovare nuove motivazioni, stimoli, iniziative, insomma tutto quello che è possibile fare affinché un episodio simile non accada mai più nei luoghi di gioco in cui i nostri colori scendono in campo. Vogliamo e dobbiamo essere sempre e ovunque protagonisti di correttezza e lealtà, promotori di amicizia e dialogo, dispensatori di gioia e sorrisi, solo così, attraverso l’inseguimento continuo di questi valori, insegneremo davvero ai nostri ragazzi e ragazze a crescere attraverso lo sport.