Ieri (lunedì 22 aprile) il direttore dell’Istituto storico della Resistenza di Cuneo, Gigi Garelli, e il sindaco Mauro Fissore hanno incontrato gli alunni di terza media del paese per una riflessione sul 25 aprile, anniversario della liberazione dell’Italia dal regime fascista di Mussolini. Il professore ha spiegato il significato di questo anniversario presentando un “prima” (regime fascista), un “durante” (seconda guerra mondiale 1939-1943 e i 20 mesi della Resistenza partigiana) e un “dopo” (la liberazione e l’inizio di un’era repubblicana). Il 2 giugno 1946 gli Italiani (uomini e per la prima volta anche le donne) furono chiamati ad esprimere il proprio voto in merito a “Monarchia o Repubblica”.
Prevalse la scelta di un governo repubblicano con libertà di pensiero e parola, uguaglianza di diritti e doveri. Venne poi eletta l’Assemblea Costituente dei ‘padri’ delIa Repubblica che elaborò la nuova Costituzione approvata il 27 dicembre 1947 ed entrata in vigore il 1° gennaio 1948.
“La Repubblica italiana – ha detto il sindaco Fissore – è nata sul sangue delle tante persone fucilate nella lotta alla conquista di libertà e democrazia. Ora spetta a noi il compito di salvaguardare questi valori fondamentali per una convivenza pacifica. Voi giovani siete il futuro dell’Italia. Noi, come amministratori, abbiamo il dovere di ricordare ogni anno l’importanza di questi eventi storici”.
Il Comune ha predisposto una serie di iniziative condivise con i Comuni di Chiusa Pesio, Borgo San Dalmazzo e Ceva a cui parteciperanno il sindaco (a Ceva e a Chiusa Pesio per la fiaccolata notturna al mausoleo partigiano) e la consigliera Ramona Liboà (a Borgo San Dalmazzo).
Il 25 aprile, verso mezzogiorno, il sindaco, con amministratori comunali, volontari, biblioteca “Bramardo” e Opera Pia Peyrone, deporrà una corona di alloro al monumento ai caduti in ricordo di tutti coloro che hanno sacrificato la loro vita per la pace e l’unità d’Italia.
Venerdì 26 aprile, nella sala “L’Incontro”, sarà presentato il libro “La Resistenza dei giovanissimi”. Vicende, figure e destini fra Cuneese, Monregalese e Langa a cura di Ernesto Billò.