Mi sono riaffacciato alla chiesa del collegio San Tomaso e l’ho ritrovata lì, l’Immacolata, alta sull’altare, benevola, le braccia tese ad accogliere suppliche ed elargire grazie.
A quel tempo, le nostre preghiere di ragazzini si concentravano sulle ansie per la valutazione della prova di latino o sull’incognita del compito in classe di matematica.
Venivamo incoraggiati nel culto mariano secondo i principi della Compagnia di Gesù e ce ne avvalevamo per proteggerci dai rigori dei Reverendi Padri. Prendo posto tra i banchi e,
Per leggere questo contenuto devi essere abbonato all’edizione digitale de La Guida.
Abbonati qui