L’iride è l’anello colorato che tutti possiamo vedere quando guardiamo qualcuno negli occhi. È un po’ come un’opera d’arte, con una varietà di sfumature che vanno dal marrone al blu, dal verde al grigio e persino al nero. La colorazione è determinata dalla quantità di melanina presente: se poca, i toni dell’occhio vertono sull’azzurro, se è maggiore, sul verde e se è più elevata, prevale il marrone.
Resta il fatto che ogni iride è unica, può avere striature che la rendono speciale e non ne esiste una uguale all’altra: esattamente come un’impronta digitale.
Nell’appuntamento di oggi Cristina Toffoli, titolare del Centro Ottico Optometrico di Cuneo, ci racconta qualche curiosità in più su questo argomento.
“L’iride non è solo bella da guardare. Potrebbe sembrare solo una parte colorata e affascinante dell’occhio, ma svolge un ruolo fondamentale nella sua protezione adattandosi alle diverse condizioni di luminosità che incontriamo ogni giorno. In questo modo controlla la quantità di luce che entra nella nostra pupilla: quando la luminosità è forte si restringe facendola diventare più piccola per limitare la quantità di luce che entra nell’occhio. Al contrario, quando l’illuminazione è scarsa, l’iride si dilata, permettendo alla pupilla di espandersi per catturare più luce e renderci in grado di vedere meglio al buio”.
Unicità dell’iride, unicità dell’occhio…
“L’iride dell’occhio è così unica che viene utilizzata in molte tecnologie avanzate per garantire la sicurezza e l’identificazione personale dal momento che le sue caratteristiche distintive sono praticamente impossibili da duplicare o alterare.
In questi sistemi altamente tecnologici viene scattata un’immagine dettagliata dell’iride dell’occhio di una persona e memorizzata in un database sicuro e quando è necessario verificare l’identità di qualcuno, il sistema confronta l’iride dell’individuo con le immagini memorizzate nel database. Se c’è una corrispondenza, viene confermata l’identità. Un metodo estremamente accurato e affidabile perché l’iride è unica per ogni individuo, anche tra gemelli identici; inoltre, le sue caratteristiche non cambiano nel corso della vita e anche per questo rappresenta una delle tecniche di identificazione più sicure utilizzate in settori come la sicurezza informatica, il controllo degli accessi e la protezione delle informazioni sensibili”.
Unicità dell’iride, unicità dell’occhio…
“Sì, come professionisti della visione ne siamo consapevoli; per questo cerchiamo sempre di offrire ai nostri clienti le soluzioni visive più adatte e personalizzate, sapendo bene quanto ogni occhio sia unico e abbia le sue esclusive esigenze. Così anche le lenti che proponiamo sono costruite in modo individualizzato in modo da garantire il massimo livello di precisione ed una visione ottimale e confortevole che permetta alle persone di godere appieno del mondo che li circonda. In sintesi, mentre contempliamo la bellezza unica dell’iride, non dobbiamo dimenticare l’importanza di valorizzare la visione attraverso l’uso di lenti personalizzate che devono rispettare e adattarsi alla singolarità di ogni sguardo”.
“E per chi vorrà vivere un’esperienza che permetta di analizzare i propri occhi in modo singolare, ci sarà una sorpresa per il mese di giugno”.
Non vediamo l’ora di saperne di più! In attesa di novità, un ringraziamento a Cristina Toffoli per la sua disponibilità e un invito a seguire il Centro Ottico Optometrico anche sui social network (per informazioni: www.centrootticooptometrico.it).