Sette dei nove artisti che compongono il gruppo di area milanese dei Nuovi Lirici proporranno in mostra a Palazzo Samone, dal 6 aprile al 12 maggio, gli esiti più recenti delle loro riflessioni pittoriche e scultoree, condotte con rigore e incisività espressiva sulla forza comunicativa delle forme e dei colori improntati alle tendenze dell’arte astratta e aniconica del XX secolo.
I visitatori dell’esposizione cuneese potranno così interagire con 56 opere tra dipinti e sculture degli artisti Valerio Anceschi, Roberto Casiraghi, Alessandro Fieschi, Ayako Nakamiya, Pietro Pasquali, Rossella Rapetti e Tetsuro Shimizu (non sono presenti Misia De Angelis e Valdi Spagnulo), constatando da vicino come i confini fisici dei quadri e dei lavori tridimensionali esposti siano soltanto un esile argine al flusso vitale incontenibile degli elementi lineari, formali e coloristici puri, da considerare come elementi essenziali di un linguaggio visivo universale capace di agire sui valori percettivi ed emozionali dell’osservatore e che costituisce la radice ideale del “desiderio di sublimità” (per dirla con Barnett Newman), sentito fortemente da parte di ciascuna delle personalità artistiche presenti in mostra.
“L’espressività collettiva, resa istanza unitaria – ha scritto nel 2023 Matteo Galbiati, lo storico dell’arte e critico che dal 2009 segue i progetti e le esposizioni del gruppo – rafforza la precisazione di un qualcosa che, dal limite fisico, prova e vuole testimoniare l’infinito. Pertanto, la misura giusta in loro è quella con cui spezzano equilibri assodati, arrivando al punto di rottura per cui il dovere dell’arte […] è quello di non rimanere bloccato e immune dal confronto vero e sincero con la vita”.
L’inaugurazione si terrà sabato 6 aprile, alle 17; la mostra, prodotta da grandArte e in collaborazione con Il Fondaco, sarà poi visitabile fino al 12 maggio il sabato e domenica dalle 16 alle 19, con ingresso libero.