Un protocollo per prevenire situazioni di sfruttamento lavorativo nelle colline delle Langhe e del Roero. Il documento è stato sottoscritto da Prefettura, Comuni, Regione Piemonte, Provincia di Cuneo, associazioni di categoria lavoro agricolo, organizzazioni sindacali e Consorzio di tutela Barolo, Barbaresco, Alba, Langhe e Dogliani.
Il protocollo d’intesa, in cui, oltre alla prevenzione dello sfruttamento lavorativo, si parla anche di promozione del lavoro regolare, dell’abitare dignitoso e di trasporti per i lavoratori agricoli stagionali, è la risposta ad una istanza forte del territorio, caratterizzato da una presenza significativa di attività agricole con una specifica vocazione nella produzione di vini. Negli ultimi anni, infatti, la difficoltà da parte delle imprese vitivinicole di reperire lavoratori sul territorio ha, progressivamente, messo in rilievo la diffusione di pratiche irregolari nella gestione della manodopera nelle vigne sul piano della legalità oltre che poco sostenibili sul piano sociale. Parallelamente, si sono evidenziate situazioni di criticità, segnalate anche da diversi sindaci, di ordine e sicurezza pubblica e igienico/sanitarie legate, perlopiù, alla presenza di abitazioni sovraffollate nei periodi della vendemmia e ad irregolarità contrattuali. Elementi, questi, indicatori anche di possibili fenomeni di sfruttamento del lavoro.
L’esame di tale situazione ha portato ad una riflessione sul fenomeno con gli Enti e le Associazioni del territorio, unitamente alla Regione Piemonte, capofila di un progetto finanziato dalMinistero del Lavoro e delle Politiche Sociali nell’ambito dei fondi PN Inclusione 2021-2027 denominato “Common Ground – Azioni interegionali di contrasto allo sfruttamento lavorativo e di sostegno alle vittime”, attivo su tutto il territorio regionale, che prevede azioni di emersione di forme di sfruttamento lavorativo, protezione e assistenza delle vittime, accompagnamento verso un lavoro regolare e attivazione di soluzioni abitative e di trasporto per i lavoratori.
Il Consorzio di tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani, che opera con aziende del territorio di 96 Comuni dell’area interessata, ha manifestato l’esigenza di affrontare la questione a livello territoriale affinché si possa arrivare ad una soluzione che coinvolga tutte le risorse economiche e di sistema disponibili sul territorio, con lo scopo di valorizzare una delle più rilevanti vocazioni produttive della provincia anche in termini di sostenibilità sociale e di etica imprenditoriale.
L’intesa, che si avvale delle competenze e delle risorse umane e strumentali dei vari Enti e Associazioni firmatari allo scopo di affrontare il fenomeno in modo strutturale, ha l’obiettivo di far emergere situazioni di sfruttamento lavorativo, offrire alle persone che ne sono vittime o potenziali vittime soluzioni abitative, lavorative, di formazione e di trasporto alternative, sensibilizzare le imprese sul fenomeno di possibile sfruttamento lavorativo derivante da intermediazioni illecite di manodopera svolte da soggetti terzi, sensibilizzare i lavoratori rispetto al diritto del lavoro e ai rischi di essere vittime di sfruttamento lavorativo, elaborare e sperimentare soluzioni di territorio, alternative, per modificare la modalità di reclutamento della manodopera stagionale e favorire l’incontro fra domanda e offerta dilavoro.