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Domenica 22 dicembre 2024

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Occhio allo sport, ricerca della Fondazione Crc su ruolo, impatto e prospettive dell’attività sportiva

Il quaderno 46 della Fondazione Crc su ruolo, impatto e prospettive dell'attività fisica e sportiva. Presenti anche Sara Curtis e Francesca Fenocchio

Cuneo

La Guida - Occhio allo sport, ricerca della Fondazione Crc su ruolo, impatto e prospettive dell’attività sportiva

È stato presentato presso il Rondò dei Talenti, il Quaderno 46 della Fondazione Crc dal titolo “Occhio allo sport. Ruolo, impatto e prospettive dell’attività fisica e sportiva, che fornisce una descrizione approfondita degli enti sportivi e della loro predisposizione all’innovazione, esaminando la loro capacità progettuale, insieme all’analisi delle abitudini, dei bisogni e delle motivazioni alla base dell’attività fisica della popolazione”.
La ricerca, promossa dalla Fondazione Crc e coordinata dal suo Ufficio Studi e Ricerche, è stata realizzata insieme al team di ricerca del Corso di Laurea in Scienze delle Attività Motorie e Sportive dell’Università di Torino, con la collaborazione istituzionale da parte del Comitato Olimpico Nazionale Italiano (CONI), di Sport e Salute SpA e del Comitato Italiano Paralimpico (CIP).
Alla presentazione – che si inserisce nella rassegna ‘Vite da atleta’ promossa dalla Fondazione CRC e che si chiuderà venerdì 12 aprile con l’inaugurazione della mostra ‘Nell’Olimpo. Storie di campioni di un territorio’ – ha preso parte un’ampia rappresentanza di enti coinvolti sul tema, dalle associazioni e società sportive, alle amministrazioni comuni, al mondo della scuola. Alla tavola rotonda, che ha fatto seguito alla presentazione dei principali risultati a cura del team di ricerca, sono intervenuti Luca Di Meo e Elena Forneris per ASD Promosport e Progetto Granda College, Roberto Giacosa e Francesca Fenocchio, medaglia d’argento di handbike alle Paralimpiadi di Londra 2012, per SportABILI Alba APS ASD e Sara Curtis, giovanissima campionessa di nuoto di Savigliano, da poco qualificatasi per i Giochi Olimpici di Parigi.

I principali risultati

Il quaderno restituisce un quadro multiforme, composto da numerose realtà (212 enti ogni 100 mila abitanti, rispetto alle 110 della media nazionale), pronte a mettersi in gioco e che potrebbero trovare benefici da ulteriori progetti in partenariato, possibilmente di livello nazionale ed europeo (un perimetro che caratterizza solo il 15% dei progetti), dalla condivisione delle nuove competenze che oggi supportano l’esercizio fisico, per un’esperienza sportiva che può definirsi davvero completa e innovativa.

A livello economico, il settore sportivo provinciale è composto per la maggior parte da enti con budget limitato, sotto 15 mila euro, sebbene in miglioramento sul periodo pre-pandemico, e con un numero medio di tesseramenti di circa 100 affiliati per ente, in maggioranza di giovane età. Ed è proprio sulla componente giovanile che l’analisi individua due temi centrali di sviluppo per il settore sportivo: l’attività fisica e sportiva risentono di un significativo gender gap tra uomini e donne di circa 20 punti percentuali, specie nella fase adolescenziale; tra i 10 e i 15 anni la quota di ragazze e ragazzi che pratica sport passa dal 94% al 68%. Circa un terzo dei giovani abbandona l’attività fisica per motivazioni personali e familiari o necessità di conciliazione delle diverse attività di studio, relazioni sociali e tempo libero.
Il Quaderno offre infine una ricognizione sullo stato dell’impiantistica sportiva e delle buone pratiche per l’attività fisica realizzate sul territorio nazionale e a livello europeo.
Dalle evidenze raccolte, incrociate con le indicazioni internazionali e le best practice a perimetro nazionale ed europeo, emergono alcune piste di lavoro di prospettiva per il settore sportivo. In primis, l’utilizzo, anche in condivisione tra enti, di figure professionali esperte di nutrizione, fisioterapia e motivazione, complementari alle funzioni di preparazione atletica e tecnica della pratica fisica. Secondo, l’adozione di una gestione dell’ente attenta all’ambiente, diminuendo i fattori energivori degli impianti e promuovendo una
formazione dedicata alla sostenibilità del personale che lavora negli enti sportivi. Terzo, potenziare l’accesso e la continuità della pratica sportiva per la popolazione giovane, in stretta collaborazione con la famiglia e con un’attenzione particolare al genere femminile, anche grazie al coinvolgimento di campioni e campionesse sportive.

Il Quaderno 46 è disposizione sulla pagina web https://www.fondazionecrc.it/index.php/analisi-e-
ricerche/quaderni. Chi fosse interessato a ricevere copia cartacea del Quaderno può richiederla scrivendo all’indirizzo
studi@fondazionecrc.it.

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