Il ponte ad arco sul fiume Po che condiziona e regola l’accessibilità veicolare al centro abitato di Paesana presenta alcune criticità dovute sia alla sua vetustà (costruito alla fine degli anni ’40) sia al suo livello di servizio caratterizzato dal transito di circa 30 o 40 tir al giorno con carico notevole, per il trasporto di acqua minerale proveniente dallo stabilimento presente a poca distanza.
Lo scrive lo Studio di ingegneria Bmd s.r.l. di Mondovì cui il Comune aveva dato incarico di redigere uno studio di fattibilità tecnico economica per la realizzazione di un nuovo ponte sul Fiume Po nell’abitato di Paesana.
Da tempo l’amministrazione sta analizzando soluzioni per risolvere la situazione di grave disagio e tra queste si sono sviluppati studi di una circonvallazione dell’abitato e di un nuovo ponte a tre campate in posizione esterna all’abitato (il sindaco Vaudano ha più volte sostenuto di poter contare su un contributo regionale di 4 milioni di euro), ma tali soluzioni si sono rivelate estremamente difficili da realizzare, sia per i costi sia per le complessità tecniche dovute all’attraversamento del fiume Po sia per un alto rapporto costi / benefici.
Ad oggi la soluzione che meglio si addice alla soluzione del problema – scrive nella sua relazione lo Studio di ingegneria Bmd – recante con un giusto equilibrio costi–benefici, è quella che prevede la demolizione dell’attuale ponte ed il suo rifacimento nello stesso posto, con medesima luce ma con sezione trasversale adeguata al traffico e nuova struttura in acciaio con impalcato in cemento armato, capace di mantenere la conformazione ad arco superiore .
“Nel centro abitato di Paesana – scrivono gli ingegneri – sono presenti la maggior parte dei servizi pubblici comunali e molte attività commerciali, artigianali e produttive in genere. Di maggior rilievo, per gli innegabili benefici socio – economici per il comune di Paesana e la vallata, è la presenza dello stabilimento di imbottigliamento delle acque minerali di un brand a livello internazionale. La domanda di trasporto da e per lo stabilimento è molto elevata sia per il numero di passaggi giornalieri sia per i carichi viaggianti che consistono in autoarticolati carichi di bottiglie d’acqua.
Si può stimare che un autotreno carico possa pesare circa 45 tonnellate, al limite del massimo carico consentito dal Codice della strada. Il collegamento tra il centro abitato, lo stabilimento e la reta viaria principale ed autostradale è costituito dal ponte che attraversa il fiume Po con una campata singola da circa 40 metri”.
Nel settembre 2015 il Comune di Paesana (sindaco Mario Anselmo) approvò un progetto per la messa in sicurezza del ponte con un primo intervento di risanamento statico dell’intradosso dell’impalcato e di rinforzo dei tiranti di sospensione capace di permettere di proseguire l’utilizzo in sicurezza statica del ponte alle condizioni attuali di traffico, ma non di risolvere in maniera definitiva la problematica del degrado ormai diffuso del calcestruzzo e dell’armatura costituenti la globalità dell’impalcato e degli archi né di migliorare lo stato deformativo dell’impalcato stesso.
La freccia (nelle costruzioni, il massimo cedimento verticale nella deformazione di una struttura) è ormai permanente e continua ad essere presente con un impatto negativo sulla percezione di sicurezza per il transito dei mezzi pesanti. Quell’intervento di rinforzo non seppe aumentare la rigidezza alla deformazione del ponte, cosicché oggi permangono importanti abbassamenti elastici e vibrazioni al momento del passaggio dei carichi da traffico, inflessioni che sono avvertite da chi transita sul ponte, con senso di disagio.
Attualmente il ponte sul Po costituisce l’accesso principale al centro abitato ed alle attività presenti . Si può stimare che più dell’ 80% dei passaggi (sia veicolari che pedonali) da e per il centro di Paesana avvenga tramite il ponte attuale sul Po. La messa fuori servizio del ponte comporterebbe un gravissimo disagio all’intero centro urbano e negative ripercussioni socioeconomiche.
La proposta dello Studio di ingegneria Bmd prevede quindi di demolire l’intero impalcato e gli archi del ponte in cemento armato e di realizzare un nuovo ponte in acciaio e cemento armato con la stessa luce di quello attuale. Per l’effettuazione dell’intervento sarà necessario chiudere totalmente al traffico (anche pedonale) il ponte, rimanendo, pur attenuata, la criticità legata al transito dei mezzi pesanti in parte del centro abitato, ma lo stesso risolverà in maniera definitiva sia i problemi strutturali che la criticità della sezione trasversale che viene adeguata agli standard, consentendo l’agevole passaggio di mezzi pesanti, la riduzione parziale della criticità di accesso al centro abitato in quanto la maggior sezione sezione trasversale migliora la fluidità dei passaggi sul ponte da e per il centro abitato è un costo “sostenibile” a fronte del miglioramento strutturale e di transitabilità.