“Il Comune di Cuneo lavora quotidianamente per monitorare gli alberi presenti in città, intervenendo, laddove necessario, per garantire la sicurezza dei cittadini”. Così l’assessore all’Ambiente e alla Protezione Civile, Gianfranco Demichelis, che interviene in seguito all’episodio avvenuto nella mattinata di ieri – mercoledì 27 marzo – in corso Monviso, dove il ramo di un faggio si è spezzato, finendo sopra un’auto. “Si è trattato di un caso isolato, dovuto alla neve particolarmente pesante scesa la notte precedente – spiega l’assessore -. Fortunatamente nessuno si è fatto male. Il lavoro di monitoraggio delle piante è costante, nonostante il loro numero sia molto consistente. E quando i tecnici segnalano criticità, gli interventi sono immediati”.
Il territorio comunale è contraddistinto da un patrimonio arboreo di circa 15mila piante, su cui vigila l’ufficio Verde Pubblico. Nel solo 2023, ben 859 alberi sono stati oggetto – secondo una scala di priorità – di interventi di manutenzione tra potature, spalcature, rimonde e messa in sicurezza delle chiome. Inoltre, sono state messe a dimora 415 nuove piante (contro le 136 abbattute per motivi di instabilità, morte in piedi o fortemente deperenti). A partire da novembre 2022 sino a dicembre 2023 sono stati investiti sui relativi capitoli di bilancio oltre 240 mila euro. Sempre nello stesso periodo sono stati spesi 46mila euro (di cui 38mila nel solo 2023) per incarichi professionali di monitoraggio e controllo delle alberate (c.d. valutazione fitostatica).
“Il ciclo di vita di un albero che cresce in città – osserva il dirigente del settore Lavori Pubblici, Walter Martinetto – si differenzia sostanzialmente da una pianta che cresce in un ambiente naturale. I fattori che incidono sono molteplici, a partire dalla messa a dimora artificiale, passando per la presenza di manufatti che danneggiano le radici, fino all’inquinamento atmosferico. Per questi motivi la fase finale della vita di un albero in ambiente urbano deve necessariamente avvenire in maniera controllata, da qui le operazioni di monitoraggio, con frequenza idonea, di modo da conoscere a tempo debito le effettive condizioni”.
Nel caso sia necessario l’abbattimento viene programmata la sostituzione dell’esemplare. Quando la mancanza riguarda più piante, si provvede al rifacimento di una porzione dell’alberata. Come avvenuto in corso Kennedy, dove, negli ultimi due anni, oltre all’eliminazione degli alberi morti o strutturalmente pericolosi, si è reso necessario l’abbattimento di molti elementi per via di un focolaio di tarlo asiatico.
In situazioni in cui, per l’età dell’alberata, la maggior parte degli esemplari era morta in precedenza e i superstiti presentavano patologie tali da renderli pericolosi nel giro di breve tempo, l’Amministrazione ha assunto la decisione di provvedere alla sostituzione dell’intera alberata. È avvenuto in diverse zone della città: in corso Marconi, corso Brunet, corso Giolitti, via Avogadro. “La decisione di abbattere una pianta è difficile, poiché l’impatto visivo ed emotivo sono notevoli; non la prendiamo a cuor leggero, ma a fronte di una situazione di reale fragilità e pensando ai molti decenni di vita delle nuove piante, a beneficio delle generazioni future che ne fruiranno”, commenta Demichelis.
Molti alberi, per lo più piantati nel dopoguerra, stanno invecchiando, con un conseguente aumento significativo degli esemplari affetti da patologie, spesso date dall’ubicazione in area urbana. “Tali situazioni necessitano di monitoraggio sistematico – conclude l’assessore -, nel prossimo futuro sarà necessario valutare la programmazione di un graduale rinnovamento, in modo da prevenire un decadimento generale in un lasso di tempo ristretto”.
Le operazioni di abbattimento, già programmate nei mesi scorsi, riprenderanno a inizio aprile. Diverse le zone della città che saranno interessate dai lavori: corso Dante, piazza II Reggimento Alpini, piazza Martiri della Libertà e il parco della Resistenza. Previsti interventi anche in frazione Spinetta.