La Guida - L'informazione quotidiana in Cuneo e provincia

Domenica 22 dicembre 2024

Accedi a LaGuida.it per leggere il giornale completo.

Non hai un accesso? Abbonati facilmente qui.

Un uomo a processo con l’accusa di scambio di materiale pedopornografico

Anche a Cuneo gli effetti di un'indagine internazionale scattata negli Stati Uniti

Cuneo

La Guida - Un uomo a processo con l’accusa di scambio di materiale pedopornografico
È proseguito al tribunale di Cuneo il processo per scambio di materiale pedopornografico in cui è imputato E. P., cittadino rumeno residente a Cuneo. L’uomo è stato rinviato a giudizio nell’ambito di un’indagine avviata dalla Homeland Security Agency americana nell’estate 2021, finalizzata proprio al contrasto della circolazione di materiale pedopornografico. Gli agenti avevano scoperto sulla piattaforma Viber una chat gestita da latinoamericani cui partecipavano 226 persone, di cui 12 italiani e fra questi E. P. a Cuneo. Alla prima udienza aveva riferito delle indagini svolte il coordinatore della squadra sotto copertura della Polizia Postale di Torino: “I canali di Viber sono quasi tutti a invito e la chat su cui si indagava si chiamava Cançao da paz (cantano i ragazzi) e il contesto era inequivocabile. Su questi canali molto spesso l’unica moneta accettata è lo scambio di materiale. Risultava che E. P. avesse postato un video a fine 2020”. Sulla perquisizione e analisi del contenuto del telefono di E. P. ha riferito al giudice l’assistente capo coordinatore della Polizia Postale di Torino: “Abbiamo visionato il file system e sono comparse immagini e video a carattere pedopornografico. Abbiamo potuto scaricare le cartelle di archiviazione dei file ma non le intere chat”. Alla domanda del pubblico ministero se fosse possibile che quei contenuti fossero arrivati casualmente sul telefono dell’imputato magari scaricandoli da banner pubblicitari o tramite link, l’agente ha risposto che quelli hanno un percorso completamente diverso da quello usato dai software di messaggistica. Il fatto che non fosse stato possibile recuperare la chat in cui erano state scambiate queste immagini ha impedito agli investigatori di capirne il contesto: “Non sappiamo che cosa si fossero detti e quanti fossero gli utilizzatori della chat, non c’è alcun riferimento visivo. Sappiamo che quelle immagini sono state visualizzate perché hanno creato dei thumb, miniature dei file originali”. L’udienza è stata rinviata al 21 novembre per ascoltare gli ultimi testimoni e l’imputato, e per la discussione.

La Guida - testata d’informazione in Cuneo e provincia

Direttore responsabile Ezio Bernardi / Editrice LGEditoriale s.r.l. / Concessionaria per la pubblicità Media L.G. s.r.l.

Sede legale: via Antonio Bono, 5 - 12100 Cuneo / 0171 447111 / info@laguida.it / C.F. e P.IVA: 03505070049
Aut. Tribunale di Cuneo del 31-05-1948 n.12. Iscrizione ROC n. 23765 del 26-08-2013

La Guida percepisce i contributi pubblici all’editoria previsti dalle leggi nazionali e regionali.
La Guida, tramite la Fisc (Federazione italiana settimanali cattolici), ha aderito allo IAP (Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria) accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.

Privacy Policy Amministrazione trasparente