Intesa Sanpaolo ha presentato alle imprese clienti piemontesi le opportunità di sviluppo internazionale in Albania, Croazia, Serbia e Slovenia.
Secondo la Direzione studi e ricerche di Intesa Sanpaolo, nel 2022 l’interscambio commerciale del Piemonte con Albania, Croazia, Serbia e Slovenia ha sfiorato gli 1,75 miliardi di euro. Le esportazioni sono state pari a 897 milioni, mentre le importazioni si sono attestate a 853 milioni, per un saldo commerciale positivo di circa 44 milioni di euro.
Il Gruppo Intesa Sanpaolo accompagna la crescita su questi mercati con linee di finanziamento, servizi dedicati e team di accoglienza per le piccole e medie imprese (Pmi) italiane, anche grazie alle sinergie tra l’International Subsidiary Banks Division (ISBD) e la Divisione Banca dei Territori (BDT). Le soluzioni sono state illustrate nell’incontro con il coinvolgimento di Intesa Sanpaolo Bank in Albania, Privredna Banka Zagreb in Croazia, Banca Intesa Beograd in Serbia, Intesa Sanpaolo Bank in Slovenia, insieme alle Direzioni regionali della Banca dei Territori e alla Direzione Agribusiness.
“L’incontro – commenta Andrea Perusin, direttore regionale Piemonte Sud e Liguria Intesa Sanpaolo – imprenditoriaè stato particolarmente utile per offrire alle imprese una visione di nuove prospettive commerciali, che si discostino dai mercati consolidati. L’ultimo dato di interscambio del Piemonte con i quattro paesi balcanici sfiora gli 1,8 miliardi di euro, ma vediamo ulteriori potenzialità. Abbiamo illustrato quali servizi la Banca può mettere a disposizione per accompagnare le aziende e creare nuove opportunità di business. Proprio questo è il punto di forza del nostro Gruppo, radicato in maniera capillare sul territorio ma con una presenza internazionale molto estesa e dotato di strumenti innovativi a supporto dello sviluppo sui mercati esteri delle imprese. A sostenere le esportazioni concorre la presenza di filiere sul territorio, verso cui interveniamo con agevolazioni e credito: in Piemonte ne supportiamo 86, che coinvolgono circa 4.400 aziende fornitrici per un giro d’affari complessivo che supera i 10 miliardi di euro. Abbiamo riscontrato un atteggiamento di fiducia e sempre positivamente orientato alla crescita, nonostante il momento riflessivo”.