Dopo il sì degli obbligazionisti ora tocca alle banche che vantano crediti da Egea per ben 364 milioni di euro.
Lo fconferma una nota della stessa Egea arirvata nella serata di ieri, martedì 19 marzo, giornata cruciale per il salvataggio della multiutulity albese, con il sì degli obbligazionisti.
“Egea informa che, nella giornata odierna (ieri martedì 19, ndr), gli obbligazionisti hanno aderito agli accordi di ristrutturazione proposti in una misura superiore all’80%. Egea, nella scorsa settimana, ha presentato istanza di transazione fiscale.
In attesa che gli istituti di credito concludano l’iter deliberativo, la procedura di composizione negoziata della crisi prosegue sotto l’attenta osservazione del dott. Riccardo Ranalli, esperto indipendente nominato dalla Camera di Commercio.
Il Tribunale di Torino, nella giornata di ieri, ha confermato la proroga delle misure protettive del patrimonio e, auspicabilmente entro la fine di giugno, sarà chiamato a valutare l’omologa degli accordi di ristrutturazione”.
Sono 32 le banche che vantano crediti per 364 milioni di euro: i 160 milioni garantiti potranno essere convertiti nel 50% della nuova società con Iren. Sui crediti non garantiti è stato invece proposto un saldo e stralcio al 30%. Entro fine giugno si dovrebbe creare una nuova società, al 50 per cento di Iren e al 50 per cento delle banche creditrici, che usciranno quando Iren riscatterà i loro crediti, entro cinque anni, entro il 2029.