Per giorni interi hanno percorso, con i piedi nell’acqua, diversi chilometri per recupere, con i retini, le trote rimaste nei canali, prima della pulizia annuale. Sono i pescatori delle “Trebealere”, associazione sportiva dilettantistica, guidata dal presidente, Guido Costamagna, e dal vice, Emanuele Grillo. Alle operazioni di recupero, che hanno riguardato i canali Miglia, Roero e Morra, hanno partecipato gli storici volontari. Un impegno gravoso ma necessario per tutelare la trota marmorata. Si tratta della specie indigena del fiume Stura che, a differenza della fario che è una trota che viene immessa in questi canali per la pesca sportiva dilettantistica, ha una misura più grande. Lunedì i pescatori sono scesi nel letto del canale Morra, al quale il Consorzio irriguo sinistra Stura sta togliendo l’acqua per la pulizia annuale. Con i retini hanno recuperato, nelle poche decine di centimetri di acqua che era rimasta prima che si asciugasse completamente, le piccole trote. I pesciolini sono poi stati trasferiti nei secchi e versati in un carrello nel quale c’è una grande vasca collegata a una bombola di ossigeno. Dopo il recupero vengono immesse nei canali già ripuliti e nel fiume Stura, nel bacino sopra Roccasparvera. Cresceranno e saranno pescate nella stagione che proseguirà fino a ottobre. L’associazione ‘Tre Bealere’ organizzerà dei raduni, in primavera-estate, per i soci. Il gruppo coinvolge, da oltre 40 anni, una trentina di appassionati ed è alla ricerca di nuove leve per portare avanti la passione per la pesca sportiva dilettantistica e per affidare l’attività di recupero delle trote che ha una fondamentale valenza per la tutela dell’ambiente.