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Venerdì 22 novembre 2024

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Bambino investito, in Appello condannato uno dei conducenti

Il fatto avvenne a Mondovì nel settembre 2018, è stato in parte rivisto l'esito della sentenza di primo grado, che aveva assolto entrambi gli automobilisti

Mondovì

La Guida - Bambino investito, in Appello condannato uno dei conducenti
Con una parziale riforma della sentenza di primo grado, la Corte d’Appello di Torino ha condannato il conducente della Fiat Punto che il 25 settembre 2018 sorpassò il Fiorino Fiat che aveva accostato a bordo strada e il cui conducente era in attesa che dalla casa sul lato opposto della via uscisse il nipote per accompagnarlo a scuola. Nel momento del sorpasso il veicolo urtò il bambino che usciva correndo dalla casa – il cui portoncino dava direttamente sulla stretta strada priva di marciapiede – procurandogli una frattura doppia della gamba con prognosi di 90 giorni. In prima battuta erano stati rinviati a giudizio entrambi i conducenti, perché con le loro condotte avrebbero determinato l’incidente di cui rimase ferito il bambino. Secondo la Procura di Cuneo lo zio, anche se in quel punto non c’era il divieto di sosta, avrebbe dovuto più prudentemente parcheggiare nell’area di sosta più avanti e andare a prendere a piedi il nipote davanti a casa, mentre l’altro conducente, anche se in quel tratto non c’era un divieto di sorpasso, considerata la strada stretta con edifici su entrambi i lati, avrebbe dovuto attendere che l’altra vettura ripartisse dopo la breve sosta. Da quel processo però uscirono assolti entrambi gli imputati; secondo la perizia tecnica, nessuno dei due conducenti aveva violato il Codice della Strada e secondo il giudice l’incidente era stato inevitabile per l’uomo a bordo della Fiat Punto che, pur procedendo a velocità bassa, nell’atto di superare l’altro veicolo, non poté evitare l’urto con il bambino che aveva improvvisamente attraversato la strada correndo, senza fermarsi a guardare se arrivassero auto. Secondo i giudici della Corte d’Appello però quel tratto di strada riportava un segnale di pericolo generico per il doppio senso di marcia, aveva abitazioni su entrambi i lati ed era priva di strisce di margine e di marciapiede; una condizione di pericolosità che avrebbe dovuto indurre il conducente della Fiat Punto a una estrema prudenza e quindi attendere che il Fiorino Fiat riprendesse la propria marcia – poiché in quel tratto era consentita solo la sosta breve – evitando di intraprendere il sorpasso. Secondo i giudici di secondo grado inoltre non era improbabile che, essendo le 8 del mattino, da quell’abitazione potesse uscire qualcuno e la vettura avrebbe dovuto in ogni caso mantenere una velocità ancora più ridotta di quella consentita dal Codice della Strada. Per questo il collegio dei giudici, ha confermato l’assoluzione per lo zio del bambino investito e ha invece condannato l’altro conducente – riconosciute le circostanti attenuanti – alla pena di un mese con sospensione della patente per un mese e una provvisionale risarcitoria di 7.000 euro, concedendo la sospensione condizionale e la non menzione della condanna.

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