Prunetto val bene una visita. È un paese dove si respira la tranquillità del territorio dell’Alta Langa non disgiunta dall’operosità dei suoi abitanti. Non molti dice il parroco don Bartolomeo Prato: 400 con pochi bambini, il che può essere motivo di riflessione sul futuro. Eppure quel che suggerisce questo “quaderno di cantiere”, che si aggiunge ad altri di analoga impostazione, è proprio la valutazione dell’intervento architettonico descritto in un’ottica di riconsegna del manufatto al presente. Una scommessa della comunità per il proprio futuro.
Al di là dell’aspetto tecnico, esposto nelle linee essenziali con ampia documentazione fotografica, l’intervento porta alla luce il rapporto tra il manufatto in oggetto e la comunità. Le poche righe introduttive pongono in evidenza proprio il senso comunitario dell’edificio.
Vi si scopre così come la stessa costruzione abbia dato origine a non poche discussioni circa l’opportunità di un nuovo edificio affiancato al Santuario della Madonna del Carmine di fatto esautorandogli il ruolo di chiesa parrocchiale. Si succedono per alcuni anni polemiche, finché è la stessa Curia a prendere posizione e dare inizio ai lavori. Il vivace passato testimonia il forte legame con l’antica parrocchiale. Gli edifici incarnano un rapporto con la dimensione della fede disposta anche alla discussione accesa. Superate le divisioni, rimane la constatazione dell’attuale parroco di una sentita partecipazione alla vita comunitaria non più concretizza nell’attaccamento all’edificio, bensì nella collaborazione alle attività parrocchiali.
Di qui il senso del recupero architettonico di cui dà conto l’opuscolo relativo alla copertura della chiesa. In questi lavori si può scorgere il ponte tra quel passato di vivace dibattito e la fiducia in un futuro altrettanto partecipato, seppur più sereno.
Chiesa di San Lorenzo Martire. Intervento di restauro e risanamento
a cura di Igor Violino, Bartolomeo Prato
Editrice Primalpe
euro 11