Boves – “Don Gianni ciao”. E’ questo il titolo scelto per la serata ricordo dedicata a don Gianni Riberi e in programma sabato 2 marzo dalle 20 in San Bartolomeo. Un titolo semplice, un saluto, che riporta alla semplicità e al sorriso dell’amato sacerdote scomparso lo scorso 8 dicembre. Un momento di amicizia e ringraziamento che si aprirà con la Messa celebrata da Monsignor Derio Olivero e che porterà, in poche ore, a ripercorrere i 23 anni bovesani (dal 1983 al 2006) di “Giobia”.
Un rapporto solido e indissolubile quello con la comunità, ben testimoniato dal numeroso materiale che gli organizzatori della manifestazione hanno ricevuto in queste settimane. Testimonianze, foto, e video che descrivono il carisma, la bontà d’animo di don Gianni, la limpidezza del suo sguardo e del sorriso, la contagiosa espressione di serenità interiore, pace e fiducia verso la vita che trasparivano in modo così espansivo.
“Punto di riferimento attorno al quale ruoterà la serata – spiega Luigi Pellegrino – sarà la testimonianza di fede e generosità trasmessa da don Gianni e l’invito a proseguire tutti insieme la sua missione. Attraverso i bollettini parrocchiali e gli scritti di amici come don Giorgio Macario, don Mariano Bernardi, don Bruno Mondino, Franco Monnicchi e Silvano Bertaina, ricorderemo i tanti ambiti di azione di “Giobia”. Fra i filmati, un’intervista realizzata da Giovanni Bianco e spezzoni della festa organizzata nel 2006 quando salutò Boves. Ci sarà anche spazio per uno spiritoso commento sui bovesani scritto dal parroco nel 1998. Tutto questo per mettere in evidenza un duplice aspetto. La riconoscenza per ciò che don Gianni ha rappresentato per Boves e il “testamento” che il sacerdote lascia a ciascuno di noi affinché si possa continuare a operare insieme nel solco del suo impegno”.
“Amare non significa guardarsi l’un l’altro, ma guardare insieme nella stessa direzione”. Così scriveva Antoine de Saint Exupery in “Terra degli uomini” ed è questo probabilmente uno dei più importanti insegnamenti che don Gianni ha lasciato ai bovesani. L’importanza della collaborazione, dell’impegno in prima persona e della generosità con un preciso orientamento verso il bene comune.
In poche ore emergerà il ruolo di buon pastore del sacerdote, sempre al servizio della comunità e anche, riprendendo il Vangelo di Giovanni, delle “altre pecore al di fuori di questo recinto”. Una vita di grazia vissuta nella devozione per la Madonna. Un rapporto forte condiviso con la mamma. E alle persone di fede non sfuggirà il pensiero che la Madonna abbia voluto avere accanto a sé don Gianni e sua mamma nei giorni a Lei dedicati: l’8 dicembre 2023, festa dell’Immacolata, per don Gianni e il 13 maggio 2000 (anniversario dell’apparizione della Madonna di Fatima) per la mamma.