Ulisse è naturalmente nome di finzione e simbolo del nascondimento. Eppure, confessa fin dall’inizio l’autore, non intende chiudere gli occhi su quanto ha commesso prima di finire in carcere. Non cerca scuse. Non scarica su altri anche se ricorda la sua infanzia difficile. Piuttosto riflette su ciò che lui e altri compagni hanno vissuto. Così Ulisse è anche il simbolo degli errori commessi pur di tornare a casa “pur di riavere ciò che di noi stessi abbiamo perduto”. Dietro le sbarre del Ferrante Aporti l’autore riflette con lucidità appoggiandosi alle lettere che arrivano dai familiari, ai suoi ricordi e ai suoi propositi.
Nemmeno mai è per sempre
di Ulisse (a cura di Marco Accossato)
Autopubblicato
euro 9,90