Cuneo – “Parliamo di obesità” è il tema dell’Obesity day 2024 in programma per il 4 marzo. In quest’ottica le strutture complesse di Endocrinologia Diabetologia territoriale e di Chirurgia Generale Mondovì dell’AslCn1, con il contributo delle strutture aziendali coinvolte nei percorsi di prevenzione e cura dell’obesità e la partecipazione di numerosi specialisti attivi a livello piemontese e non solo , hanno organizzato un convegno dal titolo “L’obesità nel 2024: nuovi modelli e traguardi di cura”, che si terrà il 22 marzo a Saluzzo dalle 8,30 alle 17,30 presso il centro congressi “Monastero della Stella”.
Il convegno è stato realizzato grazie al supporto della Società Italiana di Chirurgia Bariatrica e con il patrocinio delle principali società scientifiche del settore e dell’Ordine dei Medici Chirurghi di Cuneo.
“Nel convegno – afferma Laura Gianotti direttore della SC Endocrinologia e Diabelogia territoriale – si affronterà il tema dell’obesità come malattia sistemica e del necessario approccio globale multidisciplinare ad essa, in accordo con il percorso di salute, diagnostico e terapeutico più appropriato ed il coinvolgimento in prima istanza del medico di medicina generale e quindi delle figure specialistiche dedicate. Non da ultimo si tratterà il tema della prevenzione e dei possibili percorsi integrati per promuovere e sostenere comportamenti salutari a partire dall’età pediatrica”.
“L’obesità oggi in Italia – prosegue Marcello Caputo Responsabile della Promozione della salute – è tra le malattie con la maggior prevalenza e con le maggiori conseguenze sulla salute e sulla spesa sanitaria. È una delle cause principali, direttamente o indirettamente, di mortalità, morbidità, disabilità e utilizzo di risorse sanitarie. Dal rapporto 2022 dell’OMS Europa emerge che quasi il 60% degli adulti e quasi il 30% dei soggetti in età pediatrica è in sovrappeso o obeso. Proprio in età pediatrica la patologia obesità trova le sue radici. In Piemonte, secondo i dati della Sorveglianza Okkio 2019, risultano in sovrappeso il 18,5%, con obesità il 5,3% e con obesità grave l’1,7% dei bambini in età scolare primaria”.
“Trattare l’obesità – conclude Andra Gattolin direttore della Chirurgia Generale di Mondovì – permette di ridurre e prevenire la comparsa delle complicanze metaboliche, cardiovascolari, osteo-articolari ad essa associate. Di fondamentale importanza risulta l’azione di prevenzione, e sensibilizzazione alla problematica promuovendo, già in età infantile, tutte le possibili azioni di sostegno all’assunzione di stili di vita salutari, nella consapevolezza che i comportamenti alimentari e l’attività fisica condizionano pesantemente la salute ed i rischi correlati all’obesità e vanno anche considerati un importante strumento terapeutico a supporto della cura di tale malattia”.