“Cortese” è l’amore, secondo Maria di Champagne (1145 – 1198), non tanto nel senso di “nato a corte”, quanto in quello di “tipico delle anime capaci di gentilezza”. L’amore di cui Maria parla a più riprese – nei suoi “Lais”, 12 racconti in versi sulla condizione della donna in età feudale, e nei testi che lei stessa ispirò a Chretien de Troy (Lancillotto) e ad Andrea Cappellano (De amore), implica alla fine la stessa cosa: un cambiamento culturale.
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