Moretta – Aveva appena prelevato 600 euro al bancomat ed era risalito in auto per andare a fare la spesa, quando un uomo di circa 30 anni infilò le braccia dentro l’auto attraverso il finestrino e mentre con un coltello lo minacciava, con l’altra mano cercava di prendergli il denaro.
“Era l’8 luglio del 2022, verso le cinque e mezza del pomeriggio e faceva molto caldo – ha riferito in aula il 67enne vittima dell’aggressione -; ero risalito in auto e stavo aprendo il finestrino. In quel momento passava questo uomo, abbastanza giovane, che si è fermato all’altezza della mia auto, sembrava per allacciarsi le scarpe. Quando ha sentito che abbassavo il finestrino si è voltato ed ha infilato tutte e due le braccia nell’abitacolo. Con una mano mi minacciava col coltello e con l’altra cercava di prendere i soldi che avevo sulle gambe e non avevo ancora messo nel portafogli. Mi disse di dargli i soldi o mi avrebbe tagliato la gola. Gli risposi che i soldi erano miei e non li davo proprio a nessuno”. Reagendo d’istinto, l’uomo bloccò le braccia del rapinatore con le proprie mani e altrettanto d’istinto col gomito premette sul clacson, inducendo quello a scappare.
Un cappellino calato sulla fronte, carnagione bianca, barba media, abiti scuri, una catenina al collo e un giubbotto legato alla vita furono gli elementi che l’uomo riferì ai Carabinieri quando si recò subito dopo per denunciare l’accaduto. Una pattuglia dei Carabinieri perlustrò invano la zona, ma le telecamere del bancomat e di una tabaccheria nelle vicinanze fornirono le immagini necessarie ad estrapolare delle foto da sottoporre alla vittima dell’aggressione per il riconoscimento dell’uomo successivamente identificato in Z.A., rinviato a giudizio con l’accusa di tentata rapina aggravata. “Abbiamo recuperato più immagini possibili dalla telecamere situate nelle possibili via di fuga nella zona dell’aggressione” – ha riferito il militare all’epoca in servizio alla stazione di Moretta.
“Non c’era nessuno in quel momento per strada, solo un ragazzino dietro di me al bancomat. Mi sentivo sicuro ad andare in giro con i soldi in mano, non pensavo che uno venisse lì a minacciarmi col coltello” – ha aggiunto l’uomo.
L’udienza è stata rinviata al 25 marzo del 2025 per il completamento dell’istruttoria.