Un incontro fraterno, cordiale, di ascolto e di dialogo. Un colloquio durato un’ora e mezza dove i Vescovi di Piemonte e Valle d’Aosta hanno dialogato con papa Francesco in occasione della loro visita ad limina della scorsa settimana.
Dal 22 al 27 gennaio la Conferenza Episcopale piemontese, infatti, ha vissuto questa antichissima esperienza – regolata nei secoli da appositi documenti – che vede i vescovi di tutto il mondo recarsi ogni cinque anni in Vaticano per fare il punto sulla fede e sulla religiosità nel proprio Paese. Le visite servono, altresì, al Papa per avere informazioni sulle singole diocesi, sui problemi, le iniziative, le difficoltà e l’evangelizzazione.
In questi mesi quindi i Vescovi delle 16 Regioni ecclesiastiche italiane sono impegnati, in base alla suddivisione del territorio ecclesiastico, nel loro “pellegrinaggio” presso la Santa Sede.
Nella mattinata di giovedì 25 gennaio i vescovi piemontesi hanno incontrato Francesco, “ci ha invitati – riferisce mons. Franco Lovignana, presidente della Cep – a esercitare la misericordia nell’esercizio del ministero e nelle opere di carità, ci ha chiesto di aiutare i nostri fedeli a riscoprire la bellezza della vita perché le nostre famiglie si arricchiscano di figli confidando nel Signore malgrado la durezza dei tempi, ci ha esortato a fare come gli Apostoli e cioè a non dimenticare che i primi e precipui nostri compiti sono la preghiera e l’annuncio della Parola”.
Il clima di ascolto, dialogo e preghiera ha contraddistinto tutti i momenti che i vescovi hanno vissuto in questa settimana densa di appuntamenti. “Le celebrazioni nella Basiliche, in particolare sulle tombe degli Apostoli Pietro e Paolo, ci hanno confermato nella fede cattolica, – rimarca il presidente Cep – ricordandoci il compito magisteriale che abbiamo ricevuto per il bene del Popolo che ci è affidato”.
In preparazione della visita ad limina ogni diocesi aveva inviato a ciascun dicastero della Curia romana una relazione sul proprio cammino pastorale
“Vorrei sottolineare – prosegue mons. Lovignana – come gli incontri con i dicasteri e con il Papa si siano svolti in un clima fraterno, autenticamente sinodale di ascolto e di dialogo che ha certamente arricchito noi, ma anche permesso ai responsabili della Curia romana di farsi un’idea della situazione delle nostre Chiese e delle popolazioni di Piemonte e Valle d’Aosta, con le loro ricchezze di cultura e di vita e con i problemi sociali, economici e morali che le affliggono”.
Sempre il 25 un gruppo di vescovi piemontesi ha vissuto con il Papa anche la celebrazione dei Vespri solenni per la chiusura della Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani in San Paolo fuori le mura, con la partecipazione dell’arcivescovo di Canterbury della Chiesa anglicana e di tutte le altre confessioni cristiane.
Intensi i momenti spirituali, ogni giorno i vescovi hanno pregato e celebrato l’Eucaristia in una basilica romana, fra cui San Paolo e San Pietro, i principi degli apostoli martirizzati a Roma.
Una settimana vissuta come un “momento di rigenerazione”, ora come conclude il presidente Cep “il bilancio dettagliato può essere tracciato solo da ogni singolo Vescovo che ha recepito spunti e indicazioni nel formato della propria Chiesa locale. Immagino che ognuno di noi, dopo averli condivisi con i propri collaboratori, cercherà di portare i frutti della Visita nella vita della Diocesi”.